
Vigili del fuoco e sommozzatori impegnati nelle ricerche del quarantenne romeno sabato pomeriggio
Vaprio d’Adda (Milano), 29 giugno 2025 – Un tuffo proibito o una scivolata fatale, indagini ancora in corso sulla dinamica dell'ultima tragedia sul fiume. Intanto si piange Florin Banu, operaio montatore quarantenne, scomparso nell'Adda a Vaprio ieri nel pomeriggio, sabato 28 giugno, e ripescato dai sommozzatori senza vita poche ore dopo. Banu lavorava in un'azienda della zona e, a quanto risulta, a Vaprio viveva in un appartamento in affitto.

Pomeriggio tragico
La tragedia si è verificata all'altezza dei "gradoni" sulla sponda vapriese del fiume, che l'uomo aveva raggiunto con alcuni amici. Il quarantenne si sarebbe trovato su una delle piattaforme di cemento quando, all'improvviso, e con modalità ancora da chiarire, è finito in acqua. Pochi istanti dopo era in difficoltà.
"Ha chiesto aiuto – ha raccontato una testimone – ma non abbiamo capito subito. Lui e gli amici sembravano quasi scherzare". Inutile, pochi istanti dopo, il tentativo di salvataggio da parte di un ragazzo, che si è tuffato in soccorso, ma ha dovuto desistere.

Gli altri due casi
Il corpo del giovane romeno è stato trovato poche ore dopo, vicino a un canale. È la terza morte sull'Adda e i canali della Martesana dalla metà del mese. A Trezzo, il 12 giugno, era annegato nella Martesana lo studente sedicenne di origine sudanese Abdel Elsarag. Tre giorni dopo, a Cassano d'Adda, il tuffo e la scomparsa di Serghei Fortuna, diciassettenne di origine moldava annegato nel canale del Linificio. Ieri la tragedia vapriese. Un tavolo annegamenti, con sindaci, soccorritori, forze dell'ordine e associazioni è stato chiesto dal sindaco di Cassano d'Adda durante un primo incontro in Prefettura. Potrebbe tenersi entro una decina di giorni.