ROSARIO PALAZZOLO
Cronaca

Sesto: quella bambola mozzata sotto casa

Madre e figlia, pedinate e stalkerizzate da un’intera famiglia, costrette a lasciare la città per vivere in pace

L'indagine della polizia locale

Sesto San Giovanni (Milano), 8 dicembre 2020 - In giugno le forze dell’ordine erano intervenute per un’auto data alle fiamme in piena notte tra i caseggiati di un quartiere residenziale di Sesto San Giovanni. Ora, un’indagine del nucleo operativo di polizia giudiziaria dei vigili di Sesto San Giovanni ha scoperto che quel gesto doloso era solamente un caso in una lunga lista di atti intimidatori messi in atto nei confronti di una giovane mamma sestese da parte di un’intera famiglia. Per mesi le minacce, i pedinamenti della donna e della sua bambina di 7 anni sono andati avanti insieme ad azioni di stalking che in alcuni casi hanno avuto anche contorni macabri e inquietanti. Gli agenti della polizia locale hanno messo agli atti anche il caso del ritrovamento sotto casa della donna di una bambola con testa e gambe mozzate. Un chiaro gesto di avvertimento che deve aver fatto passare molte noti insonni alla vittima.

Ora gli investigatori hanno concluso le loro indagini e puntano il dito nei confronti di una intera famiglia sestese, ritenuta responsabile di gesti di stalking continuati al punto che la donna minacciata e sua figlia sono state costrette a lasciare sesto San Giovanni per riprendere a vivere più serenamente in una località tenuta segreta. Ciò che colpisce è che, al termine delle indagini, la Procura ha avviato un procedimento per codice rosso, ossia per violenze sulle donne, nei confronti di due altre due donne, di 27 e 60 anni, che sono ritenute responsabili di aver dato vita a questa situazione da incubo. Sarebbero proprio loro il cervello di questo angosciante piano per distruggere la serenità di una donna e della sua bambina. Nei confronti delle due donne, unite da rapporto di parentela, sono state emesse due misure cautelari che consistono nel divieto di avvicinamento a quelle che sono considerate loro vittime. Inoltre, ad una di loro è stato sequestrato un revolver regolarmente detenuto. Al fine di tutelare la donna e la sua bambina di 7 anni, la vittima e la sua bambina continueranno a vivere lontano da Sesto San Giovanni protette dalle istituzioni.