LAURA LANA
Cronaca

Città della salute a Sesto, ci siamo: dopo anni di ritardi, entro metà luglio partono i cantieri

Lo annuncia il sindaco Di Stefano che applaude al cambio societario: "A rendere tutto concreto è l’acquisizione di Condotte da parte di Sorgente"

Render degli edifici che saranno realizzati

Render degli edifici che saranno realizzati

Sesto San Giovanni (Milano) – Entro metà luglio al via i lavori di cantierizzazione per la Città della ricerca e della salute. Lo annuncia il sindaco Roberto Di Stefano, che applaude all’ennesimo cambio societario e assicura sinergia con la Regione. Prima convenzione datata 2012 tra municipio e Pirellone, il polo ospedaliero avrebbe dovuto essere pronto per il 2015, poi slittare di biennio in biennio.

L’ultimo cronoprogramma aveva assicurato l’avvio delle opere a febbraio: niente da fare tra iter burocratici da chiudere, risorse da trovare e il nuovo passaggio di pacchetti azionari. "A rendere più concreto questo traguardo è l’acquisizione di Condotte da parte del gruppo Sorgente, vantando così la maggioranza relativa di Cisar con il 40% - commenta Di Stefano -. Auspichiamo che la trattativa da parte di Sorgente per rilevare l’ulteriore 20% di Italiana Costruzioni consegni un esito positivo, così da avere un unico soggetto con la maggioranza assoluta delle quote".

I cambiamenti degli assetti societari sono iniziati mesi fa. La costruzione e gestione della Città della salute era stata affidata al consorzio Cisar, che aveva come capogruppo Condotte con il 40%, seguita da Fincantieri con il 30, Italiana costruzioni con il 20 ed Edison con il 10. Fincantieri aveva chiesto più volte di acquisire la quota di Condotte, ma gli amministratori straordinari dell’impresa in crisi hanno sempre rifiutato. Così lo scorso aprile Condotte è stata ceduta a Valter Mainetti, proprietario di Sorgente Group. "Insieme a Regione, lo abbiamo incontrato più volte: garantirà una forte stabilità nelle scelte, cosa che è mancata in questi anni a causa della composizione eterogenea degli azionisti. Siamo soddisfatti: è evidente che le decisioni assunte da un soggetto con la maggioranza assoluta renderanno più veloce e agevole l’esecuzione dell’opera".

Oltre alla costruzione del maxipolo sanitario (660 posti letto, 119 ambulatori, 20 sale operatorie, 42 laboratori e 3mila addetti), Cisar si è aggiudicato anche la manutenzione per 23 anni (circa 900 milioni di valore). Resta però la partita degli extracosti: il consorzio aveva chiesto una revisione di 100 milioni sui 450 previsti e mai adeguati dal 2012. Per i conti di Regione l’oscillazione sarebbe solo di 50 milioni: 25 già coperti e l’altra metà da trovare a bilancio.