Sesto San Giovanni: Casa Albergo inagibile, 150 persone rischiano di rimanere senza tetto

La struttura di via Fogagnolo, a cui i vigili del fuoco non hanno rilasciato l’omologazione antincendio, ospita fragili e sfrattati dal 1998. L'Unione Inquilini annuncia battaglia, martedì presidio davanti al municipio

La casa albergo di via Fogagnolo

La casa albergo di via Fogagnolo

Sesto San Giovanni, 22 marzo 2024 – I vigili del fuoco non hanno rilasciato l’omologazione per l’antincendio e, quindi, la Casa Albergo di via Fogagnolo dovrà essere sgomberata. All’interno dell’edificio comunale, gestito da una fondazione, vivono dalle 120 alle 150 persone, che in quel luogo hanno trovato un rifugio dopo aver perso la casa per le più disparate ragioni.

Secondo l’indagine dell’Unione Inquilini, in quella struttura ci sono anziani, invalidi, madri con figli minori, persone che, dopo aver perso il lavoro, dopo una separazione o dopo essere stati colpiti da un'invalidità, si sono trovate senza un'abitazione.

Nell’immobile sono stati collocati anche cittadini inviati dal tribunale dopo un periodo di detenzione. “Quasi tutti gli abitanti della Casa Albergo pagano da anni tra i 500 e i 600 euro mensili per una stanza con bagni e cucina in comune”, spiega il sindacato degli inquilini.

La comunicazione

In questi giorni, nella Casa Albergo si sono presentati i dipendenti comunali che hanno effettuato colloqui con i residenti in presenza anche della polizia locale, comunicando che dovranno a breve liberare le loro stanze perché la struttura sarebbe inagibile per problemi dell'impianto antincendio. “La soluzione offerta dal Comune agli abitanti della Casa Albergo, che pure hanno presentato negli anni domanda per l'assegnazione di un alloggio popolare, è stata quella di consegnare un elenco di alberghi o strutture assistenziali per senza tetto, proposta fatta a persone in situazioni di estrema fragilità, che se sgomberate rimarranno letteralmente in strada”, denuncia l’Unione Inquilini.

La storia

La Casa Albergo ospita persone in difficoltà fin dal 1998. Prima gestita dalla Fondazione San Carlo, nel 2018 l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Roberto Di Stefano provò la strada di un bando, che andò deserto. A quel punto ci fu l’affidamento alla Fondazione VVVincent Onlus, con l’obiettivo di riservare solo 12 posti letto alle persone in difficoltà e l’orizzonte futuro di vendere l’immobile che avrebbe potuto diventare un albergo a tutti gli effetti o una residenza temporanea per chi studia e lavora. Finalità perse per strada in questi sei anni, in cui la Casa Albergo ha di fatto ripreso la funzione originaria di assorbire parte dell’emergenza abitativa.

“A oggi la struttura ospita oltre 100 persone in stato di grave criticità sanitaria, economica e sociale. Da anni intere famiglie vi dimorano in condizioni precarie a causa delle carenze manutentive oltre che del sovraffollamento: in una camera sono costretti a vivere anche fino a 7 persone, tra cui anche minori – racconta Soad Hamdy Younes, consigliera comunale della civica Reinventiamo Sesto – Da pochi giorni funzionari comunali, alla presenza di ufficiali di polizia locale, stanno incontrando i residenti senza offrire nessuna soluzione concreta, tranne che per i residenti sestesi a cui viene proposto di partecipare ai bandi per l’assegnazione di un alloggio, pur sapendo che non ci sono appartamenti disponibili”.

Da concessione, la Fondazione VVVincent Onlus si fa carico dei costi oltre a versare un canone di 65mila euro all’anno al Comune. In questi anni, sono nati due contenziosi tra la onlus e l’ente per le finalità dell’utilizzo dell’immobile e le somme dovute.

L’iniziativa

Intanto, l’Unione Inquilini annuncia la mobilitazione per dire “no” allo sgombero. “Se l'amministrazione pensa di liberarsi di 150 vite fragili, cacciandole in strada senza una soluzione, con un'ordinanza di sgombero per inagibilità sappia sin d'ora che il sindacato, il Comitato Casa Albergo di via Fogagnolo e i cittadini responsabili si opporranno con ogni mezzo, nelle piazze e nei tribunali. Segnaliamo peraltro che gran parte degli edifici sestesi non sono a norma e dunque, se dovesse giungere un’ordinanza di sgombero per la Casa Albergo, allora il Sindaco dovrebbe, ad esempio, anche emanarne una per gli uffici comunali di via Benedetto Croce con tutti i suoi dipendenti, poiché anche quella struttura non risulta essere a norma”.

Per opporsi alla fine dell’accoglienza nella struttura di via Fogagnolo, l’Unione Inquilini ha organizzato un presidio, che si terrà martedì 26 marzo dalle 19 in piazza della Resistenza, sotto il municipio, fuori dal consiglio comunale previsto per quella sera.

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