Sesto, adesca una 12enne alla fermata del bus e la molesta: 42enne rinviato a giudizio

L'orco è un egiziano di 42 anni, che è stato rintracciato dalla polizia locale al ritorno dal suo Paese di origine

Molestie su una ragazzina

Molestie su una ragazzina

Sesto San Giovanni (Milano), 13 maggio 2023 – Aveva adescato una 12enne alla fermata dell’autobus e poi l’aveva molestata. Dopo mesi di indagini, la polizia locale è riuscita a rintracciare l’uomo, un egiziano di 42 anni, che nel frattempo era tornato nel Paese di origine. Al ritorno, ad aspettarlo sotto casa, c’erano gli agenti del comando di Sesto San Giovanni. Lo straniero è stato rinviato a giudizio per il reato di violenza sessuale su minore.

L’episodio risale al mese di novembre. Al termine delle lezioni, la 12enne era stata avvicinata alla fermata dell’autobus da un uomo, che l’aveva poi convinta a seguirlo a piedi fino alla propria abitazione, raccontandole che il pullman non sarebbe passato. Durante il tragitto a piedi, durato alcuni minuti, l’egiziano l’aveva molestata.

A salvarla era stata una conoscente, allarmata nel vedere la ragazzina mano nella mano con uno sconosciuto: la donna aveva subito informato la madre che, scesa immediatamente in strada, era riuscita a raggiungere la figlia, evitando che finisse nella casa dell’orco. A fatica la vittima aveva raccontato quanto accaduto pochi minuti prima alla madre, che ha subito denunciato il molestatore. Un’audizione difficile quella della vittima, poco piú che una bambina, che è avvenuta in modalità protetta e con il supporto del personale della Procura di Monza, altamente specializzato nella tutela delle fasce deboli.

Malgrado l’uomo si fosse eclissato all’arrivo del genitore, gli uomini del Nucleo Operativo della Polizia Locale, attraverso un’analisi certosina dei sistemi di videosorveglianza privati nelle vie percorse dai due, erano arrivati a individuare e anche identificare il soggetto. L’egiziano, durante le fasi di indagine, era tornato in Egitto. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, non si era però fermata: gli agenti hanno infatti rintracciato l’orco al rientro nel territorio sestese, continuando a monitorare il suo domicilio. Un’attività lunga e paziente che ha permesso di procedere con il deferimento e gli avvisi di garanzia a suo carico fino al rinvio a giudizio.  

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