REDAZIONE MILANO

Milano, La Russa depone una nuova corona per Sergio Ramelli

L’iniziativa del Presidente del Senato, accompagnato da alcuni esponenti di FdI in via Paladini, dopo che nelle scorse ore l’omaggio commemorativo posizionato il 29 aprile (giorno della morte del 18enne) era portato via

Il presidente del Senato Ignazio La Russa davanti alla lapide di Sergio Ramelli, in via Paladini a Milano, dove ha posto una nuova corona commemorativa

Il presidente del Senato Ignazio La Russa davanti alla lapide di Sergio Ramelli, in via Paladini a Milano, dove ha posto una nuova corona commemorativa

Milano, 5 maggio 2025 – Dopo il furto denunciato da Fratelli d'Italia Milano, il presidente del Senato Ignazio La Russa – accompagnato da alcuni dirigenti milanesi di FdI - si è recato nel pomeriggio in via Paladini dove è stata deposta una nuova corona commemorativa per Sergio Ramelli, il 18enne militante del Fronte della Gioventù che il 13 marzo 1975 venne aggredito sotto casa, in via Paladini, a colpi di chiave inglese da esponenti di Avanguardia operaia e morì dopo 47 giorni di agonia, il 29 aprile 1975, cinquant’anni fa. Oltre a La Russa erano presenti, fra gli altri, la sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti e il deputato Riccardo De Corato. 

La seconda carica dello Stato nei giorni scorsi, in occasione dell’intitolazione di uno slargo a Ramelli a Sesto San Giovanni aveva ricordato il ragazzo: "Sergio era un giovane militante del Fronte della Gioventù che avevo visto l'ultima volta, tre giorni prima che venisse colpito, al cinema, era tre file dietro di me, era venuto a salutarmi. Il primo che capì che la scomparsa potesse significare un inno alla pacificazione, un inno al 'no all'odio', fu Indro Montanelli che fece un articolo in ricordo di Ramelli, indicandolo come vittima che apparteneva a tutti coloro che non condividevano quell'odio".

La corona commemorativa deposta il 29 aprile in memoria di Sergio Ramelli è stata prima gettata a terra e poi rimossa e portata via. "Un gesto codardo e infame, che rappresenta l'ennesimo attacco alla memoria di un giovane assassinato a soli 18 anni per le sue idee politiche. L'area, già colpita da episodi di vandalismo nei giorni precedenti, è stata nuovamente oltraggiata con piante divelte, scritte provocatorie e ora anche con la sparizione di un simbolo di raccoglimento e rispetto condiviso. La corona, decorata con il tricolore, era stata posta a ricordo e testimonianza di un dolore collettivo che ogni anno unisce pacificamente centinaia di cittadini milanesi" aveva scritto in una nota Fdi Milano. "Chiederò al Comune che in questo luogo, quantomeno come deterrente, vengano installate delle telecamere al fine di rintracciare i responsabili di eventuali fatti simili in futuro", ha detto De Corato.