
il negozio dov'è avvenuto il sequestro
Il raid nel negozio a metà pomeriggio. La persona armata che tiene in ostaggio la titolare dell’esercizio commerciale. L’arrivo della polizia e l’arresto in flagranza. Attimi di terrore alle 15.30 di ieri in via Valvassori Peroni, a due passi dalla stazione ferroviaria di Lambrate. A quell’ora, un uomo, che si è scoperto essere un cinquantenne già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti per droga, fa irruzione nella boutique d’abbigliamento "Petit", monovetrina quasi all’angolo con via degli Orombelli: non si sa bene se sia un rapinatore o se sia lì per altri motivi, ma sta di fatto che chiude la porta dietro di sé e tiene la proprietaria di 70 anni sotto il tiro di una pistola che in seguito si rivelerà finta. Scatta l’allarme, e nel giro di pochi minuti arrivano in via Valvassori Peroni gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura e i colleghi del commissariato Lambrate. La situazione è tesissima, ma in qualche modo i poliziotti riescono a liberare la donna e a bloccare il cinquantenne; è in quel momento che gli investigatori si rendono conto che l’arma non è altro che una riproduzione di una pistola vera.
Al termine degli accertamenti di rito, il bandito cinquantenne viene arrestato con le accuse di sequestro di persona e minaccia aggravata a pubblico ufficiale. Sul posto anche i sanitari di Areu con un’ambulanza e un’auto medica, inviati per precauzione nel caso ci fosse stato bisogno di soccorrere la titolare dopo l’intervento della polizia; per fortuna, a parte lo choc per quei drammatici minuti in ostaggio, la donna non ha riportato ferite né contusioni e non ha quindi necessitato delle cure mediche. Le indagini, che sono state affidate ai poliziotti del commissariato Lambrate, stanno andando avanti per capire con esattezza quali fossero le reali intenzioni del cinquantenne, perché abbia preso di mira proprio quel negozio e se abbia già colpito nel recente passato con le stesse modalità adottate ieri pomeriggio.
Nicola Palma