Neonata trovata morta nel cassonetto a Città Studi: la sepoltura nel cimitero di Bruzzano

La piccola è rimasta senza nome: la mamma non è mai stata identificata e nessuno ha reclamato il corpicino, scoperto il 28 aprile scorso

La cerimonia di sepoltura della piccola trovata morta nello scorso aprile in un cassonetto
La cerimonia di sepoltura della piccola trovata morta nello scorso aprile in un cassonetto

Milano, 13 settembre 2023 – L’ultimo saluto a una vita interrotta nei suoi primi momenti. È stata seppellita nel cimitero di Bruzzano, nella zona dedicata ai bambini, la neonata trovata morta il 28 aprile scorso in un cassonetto della raccolta dei vestiti in zona Città Studi a Milano dopo essere stata abbandonata già senza vita. La piccola è senza nome e la madre non è mai stata identificata.

Della cerimonia di sepoltura, dopo il permesso rilasciato dall'autorità giudiziaria al termini degli accertamenti dell'Istituto di medicina legale, si è occupato il Comune di Milano come accade in tutte le circostanze in cui non c'è nessuno a reclamare il corpo della persona morta. La piccola bara è stata interrata adagiata su un cuscino di fiori bianchi. Alla cerimonia, tenutasi sotto la pioggia battente, hanno voluto partecipare alcuni cittadini, commossi nel dare l’addio alla vittima innocente di una situazione di fragilità e solitudine.

"Questa è la storia di una mamma che si è sicuramente trovata in una situazione di difficoltà e grande solitudine – ha commentato l'assessora ai Servizi Civici del Comune di Milano Gaia Romani che ha deposto un cuscino di fiori sulla tomba della piccola – Non sappiamo cosa sia successo, ma sicuramente questa donna, che ha compiuto la scelta di lasciare nel cassonetto il corpicino, non ha trovato un aiuto, non ha avuto un supporto".

La sobria cerimonia serve anche a inviare un messaggio a chi, incinta, tema di avere difficoltà nel crescere un figlio o una figlia. "Noi – prosegue l'assessora – oggi siamo qui per dire a tutte le donne di questa città che nel caso in cui si trovassero in una situazione di difficoltà e di sofferenza, possono affidarsi alle istituzioni, alla rete di fondazioni, di enti, di istituti, che sono a disposizione per ascoltarle, per supportarle, in qualsiasi situazione loro si trovino. Speriamo davvero che la nostra presenza qui possa dare questo messaggio".