"Senza Ue saremmo solo il mercato di Usa e Asia"

Alessandro Cecchi Paone candidato con lista Stati Uniti d’Europa per un'Europa dei diritti e dell'innovazione. Lombardia come locomotiva. Giovani incentivati a votare per opportunità di studio e lavoro. Critica ai sovranisti anti-Europa.

"Senza Ue saremmo solo il mercato di Usa e Asia"

"Senza Ue saremmo solo il mercato di Usa e Asia"

Alessandro Cecchi Paone, lei è candidato con la lista Stati Uniti d’Europa.

"Me lo ha chiesto Emma Bonino che seguo da 25 anni soprattutto sul tema dei diritti e dei diritti delle donne. A Emma non si può dire di no".

Quali temi vorrebbe portare in Europa?

"Vorrei un’Europa dei diritti civili, sociali ed economici. Siamo un Paese anziano e credo che solo l’Europa possa dare una bella spinta emotiva e sentimentale, metterci le ali ai piedi, altrimenti diventeremo un grande mercato per progetti cinesi, indiani o americani. Dobbiamo essere competitivi e possiamo farlo. Il piano Draghi da 500 miliardi consentirà d’investire in sviluppo, transizione ecologica e digitale. Potrebbe consentirci di essere i migliori perché abbiamo le qualità".

La Lombardia come si colloca?

"È la nostra regione più europea per ottimismo e dinamismo. Potrebbe essere la locomotiva d’Europa, qui ci sono le vere start up. Quando mi hanno chiesto in quale collegio intendessi candidarmi, ho scelto subito il Nord-Ovest perché da 25 anni il mio successo, e la mia carriera come docente universitario, sono in Lombardia".

Che Europa vorrebbe?

"Un’Europa nuova fatta di prodotti innovativi, un buon rapporto con l’ambiente, grandi impegni. Un’Europa più forte, se il mercato è piccolo a chi vendiamo?"

Cosa direbbe ai giovani per convincerli ad andare a votare?

"Che potrebbero trovare nell’Europa una casa, un fondo unico per la mobilità universitaria che consenta di iscriversi in qualsiasi ateneo Ue, con sostegno economico per trasferimento e permanenza all’estero. L’obiettivo è dare ai giovani un lavoro soddisfacente come hanno i loro coetanei francesi, tedeschi o spagnoli".

A chi propone “meno Europa“ cosa risponde?

"I sovranisti parlano sempre male dell’Europa, ma senza l’Ue non avremmo superato il Covid e non saremmo riusciti ad affrontare il lungo dopo Covid. Sarebbe stato un disastro. Lo hanno capito i 10 Paesi che da anni ci chiedono di entrare".

Manuela Marziani