
Il presidente del Tribunale Fabio Roia
L’aumento delle denunce per violenza domestica è costante, anno dopo anno. Significa che sempre più casi emergono dall’ombra, che si rompe il silenzio e le donne hanno il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine, alla magistratura e alla rete dei centri antiviolenza sul territorio. Sono "reati orientati dal genere e commessi al 90% da uomini" ha spiegato mercoledì, nel corso di un convegno a Palazzo Marino, il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia. Se aumentano le denunce, si registra anche una crescita per quanto riguarda le sanzioni penali in termini di anni di carcere: nel 2024 sono stati inflitti 798 anni di carcere con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente.
Un dato "preoccupante" è legato al "coinvolgimento dei bambini" e degli adolescenti nelle situazioni di violenza in famiglia. Nel 2024 i bambini e le bambine coinvolti come persone offese indirettamente, cioè che hanno assistito a episodi di violenza, sono stati 325 nel Milanese con un aumento del 46% sull’anno precedente. "Si tratta di bambini che sviluppano un trauma, quindi possono perpetrare il modello maschile di questo tipo di violenza o possono essere in futuro potenziali vittime", ha continuato Roia durante il convegno promosso dall’associazione Federico nel cuore per ricordare i 16 anni passati dalla scomparsa di Federico Barakat, il bimbo di 8 anni che nel 2009 venne ucciso dal padre, poi suicida, durante un colloquio protetto nella sede dei Servizi sociali di San Donato nel Milanese.
Il 90% dei 1987 condannati in primo grado a Milano, in un anno, per reati sessuali e di genere sono maschi, principalmente (il 28,9%) nella fascia d’età 32-41 anni. Violenze e maltrattamenti in famiglia che hanno spesso alle spalle storie di una caduta nel baratro delle dipendenze. Dagli ultimi dati Istat, sulla base di una rilevazione sulle donne che si sono rivolte alla rete dei centri antiviolenza in Italia, emerge che circa un responsabile di maltrattamenti su cinque, il 19.7%, "ha una forma di dipendenza, come ad esempio quella da alcool, droga, gioco o psicofarmaci". E l’autore è, nella stragrande maggioranza dei casi, il partner o l’ex compagno.
A.G.