Sede Rai al Portello, l’ira di Sala: "La difesa di Roma non ha logica"

Il sindaco: non esiste un’affinità elettiva tra l’azienda e la Capitale. Troppa politica nella tv, bisogna cambiare

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di Massimiliano Mingoia

Ma quali "affinità elettive" tra Roma e la Rai. Il sindaco Giuseppe Sala cita il titolo del celebre romanzo di Johann Wolfgang von Goethe per contestare la presa di posizione anti-Milano del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ma non solo la sua, e difendere la scelta del consiglio di amministrazione della Tv di Stato di aprire una nuovo centro di produzione nel capoluogo lombardo, negli ex padiglioni fieristici del Portello. "In tutto il mondo – va all’attacco il primo cittadino milanese a margine della cerimonia del 2 giugno in Piazza Duomo – le aziende sono sempre alla ricerca di dare un servizio migliore. Fino a prova contraria, la Rai è un’azienda, non è qualcosa di particolare che deve essere gestita per fini politici. Ha il dovere di efficientare la sua organizzazione e di dare un miglior servizio. Questa idea che c’è un’affinità elettiva tra la Rai e Roma e quindi non si può toccare è uno degli esempi che dimostrano perché il nostro Paese non riesce a progredire. Io sono senza parole di fronte ad atteggiamenti del genere".

Un cronista chiede a Sala, sindaco di centrosinistra, se sia rimasto stupito dalla difesa della Rai a Roma da parte del governatore Zingaretti targato Pd. Il numero uno di Palazzo Marino replica così: "Sono stupito dall’intervento di tutti, perché di fatto è una difesa che non ha logica. Troppa politica dentro la Rai? Senz’altro sì, io sono per una governance della Rai molto più tecnica e molto meno politica. Trovo che tutto quello che è stato fino ad oggi in tema di invasività della politica sia il momento di vederlo cambiare".

La vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti, esponente del centrodestra, numero uno della Rai dal 1994 al 1996, è sulla stessa posizione di Sala, il fronte milanese-lombardo pro-Rai a Milano è bipartisan: "Il progetto di rafforzare la sede Rai a Milano l’avevo varato io quando ero presidente Rai. Ed è un progetto giusto, perché la Rai ha necessità di avere dei poli sul territorio. La Rai è nazionale. Ha un centro di produzione a Torino e un altro a Napoli. È giusto che la Rai abbia un polo anche a Milano, è impensabile che non ce l’abbia. Sono certa che queste polemiche verranno superate e che si potrà rapidamente dar corso a un progetto che rafforzi il sistema radiotelevisivo italiano sul territorio".

Nella guerra Milano-Roma interviene anche il vicemistro Alessandro Morelli, capogruppo della Lega in Comune a Milano: "Sulla vicenda dello spostamento della sede Rai al Portello stiamo assistendo a una tragedia in casa Pd che dimostra disinteresse per il bene pubblico. Sala invece sminuisce l’operazione a semplice spostamento di studi per non disturbare troppo il manovratore romano".

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