Sede dell’asilo: nuova opzione dopo le proteste

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Dopo le proteste dei genitori che non vogliono l’asilo nel giardino delle elementari Don Milani, spunta la nuova opzione: il nido della discordia potrebbe restare nello stesso quartiere, Tre Torri, vicino alle scuole, ma i bebè andrebbero nel triangolo Don Sturzo-Sant’Ambrogio-Don Milani. Insomma un po’ più in là per rispettare la richiesta delle famiglie di non cancellare gli esterni della primaria, una battaglia supportata dalla raccolta di 800 firme in poche ore, a dicembre. il trasloco, per adesso sulla carta, comporterebbe altri cambiamenti, "il trasferimento dello lo skate-park e del muro di Abba dopo aver condiviso la soluzione con il Centro giovanile", assicura il sindaco Ermanno Zacchetti. Un effetto domino destinato ad alimentare i rilievi delle opposizioni, Vivere Cernusco che ripete da mesi "asilo sì, ma non così" e Forza Italia che non esita a definire la pratica "un pasticiaccio". In gioco ci sono i fondi del Pnrr che ha spedito a Cernusco 2,1 milioni per rimettere il servizio al passo con i tempi e aumentarne la capienza del 10%, da 55 posti a 61 con un incremento di spazio di 400 metri quadrati, dagli 860 attuali ai 900 a cantiere chiuso. Tutto bene, tranne che per la posizione, che aveva spinto mamme e papà a scendere in campo. Il Comune ha aperto il canale con il ministero "per dialogare sul cambiamento", ma l’amministrazione avvisa, "non possiamo perdere i soldi". "Una situazione paradossale, bastava una commissione - dice il capogruppo azzurro Daniele Cassamagnaghi -. Mi auguro che da Roma arrivino buone notizie, altrimenti mi dovrò calare nella parte di “No-tav”: l’asilo nel giardino della scuola non s’ha da fare". Il primo marzo il dossier "nido" torna in aula per la modifica al piano delle opere e relativa variazioni di bilancio.

Bar.Cal.

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