
Giorgio
Fiorentini*
Pensare che un raduno di moto possa essere un modo per finanziare l’assistenza sociale e i malati sembra essere un ossimoro concettuale. In questi ultimi giorni di agosto si è svolta la xxv Festabikers (harleysti e non) a Cologno al Serio in un’area di ca 50.000 mq con una ristorazione di 2.500 posti e con KustomLab con 20 artisti che si sono misurati in performance live, una live music area con due palchi dove si si sono esibite varie band, un’area bimbi, un’area Expo e così via. Tutto questo è organizzato da una associazione non profit con circa 300 volontari e l’intento di questa manifestazione è benefico. Essa persegue finalità di radunare persone che amano le motociclette (ca.50.000), i motoraduni e la cultura biker, organizzando attività ricreative e culturali, ma facendo il bene concretamente. In queste 25 edizioni sono state donati oltre 500.000 euro a varie associazioni e in primis all’Associazione Cure Palliative onlus di Bergamo che gestisce anche un hospice con 12 posti letto. I bikers harleysti hanno, spesso, molti tratti caratteristici: i capelli raccolti in una piccola crocchia, gli stivaletti con la punta arrotondata di fattura consistente e a prova di intemperie e antiurto, rigorosamente non lucidi e il loro inconfondibile giubbotto. Anche questo è fare impresa sociale non profit, perché solo tramite una capacità organizzativa e professionalizzata si possono gestire migliaia di persone che si vogliono divertire, che sviluppano la cultura Harley Davidson e finalizzano il proprio operare al bene comune e all’assistenza dei cittadini. Questa associazione che gestisce Festabikers è un esempio di imprenditorialità sociale (da 25 anni). A questo aggiungiamo l’extraprofitto generato dai volontari che non sono uno slogan di fantasia per narrare, ma un’opzione operativa di fatti reali che accadono e che si finalizzano al sociale. La parola extraprofitto, in questo periodo, non gode di buona fama perché richiama il sovraprofitto opportunistico delle imprese energetiche e dagli importatori di gas in crisi imperante e in tempo di guerra di Ucraina. Il termine extraprofitto, però, può essere anche sociale, virtuoso e positivo quando un’organizzazione di volontariato e una impresa sociale generano un valore aggiunto di merito sociale e per il bene comune. È il mondo che corre e si rinnova.
* Docente Bocconi