MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Villapizzone, l'ex scuola ricovero di sbandati: "Via vai incessante, lì dentro si spaccia"

Sos dei residenti. Il Comune:progetto preliminare per la demolizione

La ex scuola Colombo teatro di bivacchi con pesanti danni alle strutture (Newpress)

Milano, 10 maggio 2017 – Si entra senza neppure dover scavalcare nell’ex scuola media Colombo di via Pizzigoni a Villapizzone. Cancello spalancato, si accede allo stabile facendo lo slalom tra vetri e pezzi di metallo. Indumenti negli ex spogliatoi, un paio di scarpe. Immondizia ovunque sul pavimento della palestra. Sul retro, persone salgono e scendono dalla scala esterna come se nulla fosse. Cartoni coprono la visuale, mentre sui finestroni laterali spuntano lenzuola sistemate a mo’ di tende. Qualche spazio però non è coperto. E una sagoma, notando «intrusi», si abbassa. «È così da mesi – sbottano gli abitanti –.

La scuola è diventata un dormitorio abusivo per senzatetto e sbandati». Un problema di decoro, ma anche di sicurezza: «Qualche sera fa sono intervenute le forze dell’ordine e un’ambulanza perché è scoppiata una lite», racconta Federico Marzano. E attorno, continuano gli abitanti, «fiorisce lo spaccio di droga». Ancora: «I viavai sono incessanti», aggiunge Diego Santovito, che lavora nel quartiere. Tutto questo succede a due passi dalle case popolari del Comune, dalle scuole, dalla biblioteca rionale. E a ridosso dell’edificio che ospita il Cpia, Centro provinciale istruzione adulti. «La situazione di abbandono è sotto gli occhi di tutti: il Comune si decida a fare qualcosa», sostiene Marco Dal Cin, altro lavoratore della zona.

L’ultima campanella, in quell’edificio prefabbricato, è risuonata tre anni fa. Poi alunni e personale scolastico sono stati trasferiti in via De Rossi: scuola chiusa, fanno sapere dall’assessorato ai Lavori pubblici, sia perché necessitava di lavori anti barriere architettoniche sia per la presenza di amianto. Nei mesi scorsi, gli spazi sono tornati a essere utilizzati in via provvisoria per il Piano freddo. Fino al 31 marzo.

Poi il luogo è rimasto in balìa delle occupazioni. «Viene persino segnalata una specie di racket con alcuni personaggi che chiederebbero a immigrati e sbandati un contributo per dormire lì», segnala in una nota la consigliera comunale di Forza Italia Silvia Sardone chiedendo al Comune sgombero e messa in sicurezza dell’edificio. Le acque, però, si stanno smuovendo: «Abbiamo chiesto al Comune l’abbattimento dell’edificio, in modo che l’area possa essere restituita al quartiere», sottolinea Simone Zambelli, presidente del Municipio 8. Quanto alla demolizione, spiegano dai Lavori pubblici, si sta mettendo a punto il progetto preliminare.