SIMONA BALLATORE
Cronaca

Scuola di viale D’Annunzio, cantieri conclusi. I prof di motoria: “Palestra troppo piccola”

Sopralluogo della commissione comunale Educazione con la vicesindaco Anna Scavuzzo. Lettera dei docenti sulle condizioni dell’area per l’attività ginnica

Scuola di viale D’Annunzio, cantieri conclusi. I prof di motoria: “Palestra troppo piccola”

Milano – “I cantieri sono finiti. Quello che stanno facendo adesso sono le finiture. Tutto è stato messo a norma e sono state recepite le indicazioni emerse nel dibattito. Seguirà la parte documentale". Così la vicesindaco Anna Scavuzzo ha guidato la commissione Educazione fra i corridoi della scuola di viale d’Annunzio che da settembre - salvo sorprese (un quinto ricorso sarebbe dietro l’angolo) - ospiterà gli alunni della media Vivaio.

I nuovi arredi sono arrivati mentre non si placano le polemiche, con una nuova petizione “Salviamo la scuola Vivaio“ che ha già raccolto 2.297 firme. E con una lettera firmata dai prof di scienze motorie della Vivaio: "L’attuale palestra di via D’Annunzio risulta essere piccola e inadeguata - scrivono -: riferendosi ad una scuola secondaria di primo grado come la nostra le misure considerate minime per poter svolgere un’attività regolare e di qualità sono di almeno 200 metri quadri, la palestra qui ne misura 94, è stata definita una sala ginnica degli anni ’30".

"A partire dal 1987, siamo diventati una scuola a carattere sperimentale per quanto riguarda l’area motoria facendo praticare ai nostri alunni tre ore di scienze motorie a settimana rispetto alle due previste, in un’ottica inclusiva", continuano, sottolineando che non potranno svolgere sport di squadra e che gli spazi esterni sono limitati. "Noi professori di scienze motorie riteniamo la sede non adatta a poter garantire quegli standard minimi di inclusione e di qualità relativi all’educazione fisica, diritti fondamentali di ogni alunno e alunna".

"Tutti i lavori effettuati sono stati eseguiti a norma di legge... ma la scuola Speciale Vivaio, come dice il nome, non è affatto una scuola normale. Voler a tutti i costi trattare la Vivaio come tutte le altre scuole è un approccio sbagliato che sta per mettere fine a 42 anni di eccellenza scolastica", attacca Alessandro De Chirico, capogruppo Forza Italia Milano, che ha anche richiesto tutti i certificati con un’interrogazione.