SIMONA BALLATORE
Cronaca

Scuola in Lombardia, si parte. Posti scoperti, il nodo sostegno, le valli da tutelare

Oggi l’avvio dell’anno scolastico: entrano in servizio i docenti. Saranno 95.555 in regione

Scuola al via: fra una decina di giorni alunni sui banchi

Scuola al via: fra una decina di giorni alunni sui banchi

Milano, 1 settembre 2023 – La prima campanella in Lombardia suonerà per (quasi) tutti tra una dozzina di giorni, ma oggi si apre di fatto l’anno scolastico con la presa di servizio dei docenti neoassunti. In 9.800 hanno firmato un contratto a tempo indeterminato, mentre ieri si è dato il via - con una settimana d’anticipo rispetto a una estate fa - alle operazioni per ingaggiare i supplenti. È il "primo click" che fa scorrere le graduatorie. Un anno fa ne erano serviti 17 per completare il quadro.

Un quadro che deve fare i conti con il calo demografico: rispetto al 2019/20 in Lombardia le iscrizioni alle primarie hanno registrato un calo del 5%, scendendo di un altro punto percentuale rispetto a un anno fa; diminuiscono gli studenti anche alle medie (-4,6% degli iscritti) e alle superiori (-3,1%). Un quadro che vede l’aumento costante delle certificazioni di disabilità e bisogni educativi speciali, con conseguente richiesta di sostegno.

Le cifre

Quest’anno sono stati 95.555 i posti in organico assegnati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito alle scuole lombarde. "A questi si aggiungono 7.176 posti di potenziamento – spiega il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia Luciana Volta – e, per la prima volta, sono stati aggiunti anche altri 1.034 posti di potenziamento per il sostegno, dedicati alle fragilità, per rispondere a un’esigenza che cresce di anno in anno".

In vista della ripartenza e delle priorità emergenti, nei mesi scorsi sono cambiati i criteri per l’assegnazione dell’organico, dopo i passaggi sindacali: "Si è tenuto conto da una parte del fenomeno della denatalità e dall’altro della necessità di evitare lo spopolamento delle valli – ricorda il direttore –: ci sono tante zone dove i plessi sono molto distanti tra loro e necessitano, quindi, di un presidio culturale e locale".

Scuola policentrica

C’è Milano, con le sue richieste - tra cui quella del tempo pieno che tiene sempre banco (e che crescerà anche quest’anno, salendo al 93,54% ) - ma ci sono anche aree da tutelare nelle altre province, che necessitano di personale e di risorse.

Rispetto ai 95.555 posti in organico, Milano concentra 29.629 cattedre da assegnare e 6.078 posti sul sostegno; a questi si aggiungono 2.253 posti di potenziamento, più altri 341 dedicati al "potenziamento del sostegno". Si riesce a garantire il 93,54% del tempo pieno alle primarie (le richieste superano il 98%): "La media regionale è del 53,67% e non significa certo che nelle altre province le 40 ore siano meno richieste – precisa Volta – ma con le risorse che ci sono si cerca di garantire un servizio scolastico equanime a tutti gli alunni della Lombardia, tenendo conto delle necessità dei territori e delle priorità".

Nonostante il calo della natalità aumenta l’organico per esempio anche a Sondrio (+ 25), Cremona, Mantova e Lecco.

Il nodo del sostegno

"Il grande fabbisogno anche quest’anno è sul sostegno – ribadisce Volta –: le ultime procedure concorsuali sono state ultimate il 30 luglio ma i posti scoperti sono soprattutto in quest’ambito. Per assicurare un supporto a tutto tondo si farà rete con le realtà territoriali, con reti di scuole. Dove questo rapporto è forte si riesce a tradurre anche in una proposta educativa migliore per incontrare i bisogni dei nostri alunni e cercare di rispondere al meglio".

Educazione motoria in anticipo

Tra le novità di quest’anno c’è l’introduzione di educazione motoria, non più solo in quinta elementare ma dalla quarta. "E potrà aiutare le istituzioni scolastiche a gestire meglio gli orari, evitando spezzoni su più scuole quando possibile e garantendo più stabilità", prosegue il direttore. In tutta la Regione sono stati assegnati 718 posti agli esperti di motoria, di cui 222 a Milano.

"La Lombardia è ricca di progettazione, di realtà innovative dal punto di vista didattico e pedagogico: al di là dei numeri, è questa la forza delle nostre scuole", conclude il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia.