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Scontro auto-bici: grave ciclista Parabrezza sfondato, poi il volo Cinque giorni fa lo schianto mortale

Peruviano di 45 anni lotta per la vita all’ospedale Niguarda. L’urto tra viale Monza e via Pindaro. Travolta giovedì scorso da una betoniera Alfina D’Amato, la quinta vittima dal mese di novembre.

Scontro auto-bici: grave ciclista Parabrezza sfondato, poi il volo Cinque giorni fa lo schianto mortale

di Marianna Vazzana

Un ciclista travolto in strada da un’auto ora lotta in ospedale tra le vita e la morte. Parabrezza sfondato, bicicletta scaraventata a 20 metri di distanza sono le istantanee dell’ incidente che ieri poco dopo le 17 ha paralizzato viale Monza all’altezza del civico 272, a Villa San Giovanni, a neanche cinque giorni di distanza dalla morte di Alfina D’Amato, la ciclista sessantenne presa in pieno e uccisa da una betoniera giovedì scorso in piazza Durante. La quinta vittima su dueruote da novembre. La quarta dall’inizio dell’anno. Ora, gravissimo al Niguarda è un uomo peruviano di 45 anni residente a Cologno Monzese: stando a quanto rilevato finora, stava percorrendo viale Monza verso il centro pedalando sulla pista ciclabile verniciata a terra, quando all’intersezione con via Pindaro, svoltando a sinistra, è stato investito da una Lancia Ypsilon diretta verso la periferia. L’automobilista si è subito fermato a prestare soccorso in mezzo all’incrocio e ha chiesto aiuto. Il quarantacinquenne, intanto, era immobile sull’asfalto dopo il volo di parecchi metri e la caduta. All’arrivo dei soccorritori le sue condizioni sono apparse subito disperate ed è stato accompagnato, incosciente, in codice rosso all’ospedale Niguarda: ha riportato un grave trauma cranico e, alle 20 di ieri, era ancora in sala operatoria. Nel frattempo in viale Monza gli agenti di polizia locale hanno svolto i necessari rilievi per accertare la dinamica. I semafori risultavano funzionanti e bisognerà verificare chi tra il ciclista e l’automobilista non abbia rispettato il verde. Fondamentali, non solo le testimonianze ma anche i filmati delle telecamere della zona.

E non è passata neppure una settimana dall’ultima protesta dei cicloattivisti, che sabato scorso hanno bloccato piazzale Loreto replicando il flash-mob della sera prima in piazza Durante urlando "basta morti in strada" dopo l’ennesimo incidente, quello di mercoledì scorso, in cui ha perso la vita la ciclista Alfina D’Amato, travolta da una betoniera in piazza Durante: la sessantenne è stata agganciata dal mezzo nel cosiddetto “angolo cieco“, fuori dalla visuale dell’autista, e schiacciata. Trasportata in ospedale in condizioni critiche, è morta dopo tre ore di agonia. La lista è lunga: lo scorso 8 maggio in via Comasina è stato investito e ucciso da un tir mentre andava al lavoro Li Tianjiao, cinese di 54 anni.

Il 20 aprile in corso di Porta Vittoria era toccato a Cristina Scozia, di 39 anni, mamma di una bimba, presa in pieno da una betoniera. Ancora: il 1° febbraio in piazzale Loreto ha perso la vita un’altra mamma, Veronica D’incà, di 38. Mentre il 2 novembre scorso era stata investita Silvia Salvarani, di 66 anni, che pedalava sui Bastioni di Porta Nuova.