
Un percorso di valorizzazione che unisce cultura, tradizioni e ambiente. Promosso il nuovo tracciato Zigò che collega tutto in un anello di circa 20 km.
Nel nome, questo comune agricolo alle porte di Milano — poco meno di 7mila abitanti — custodisce già una parte della leggenda che lo sta trasformando in una meta turistica sempre più apprezzata. La svolta però è arrivata grazie al Museo Salterio, che ha favorito lo sviluppo del territorio senza intaccare la struttura del centro cittadino e delle sue frazioni portando una piacevole invasione di visitatori a bordo delle due ruote e non solo.
Dal MUSA (Museo Salterio – Officina del Gusto e del Paesaggio) si snoda un percorso di valorizzazione che unisce cultura, storia e ambiente: dai ciclotour tra le cascine alla leggenda della "Tomba di San Giacomo", che secondo la tradizione sarebbe quella di San Giacomo il Maggiore. Il territorio è ricco di testimonianze storiche. Il nuovo tracciato ciclabile Zigò è stato pensato per collegare in un anello di circa 20 km tutti i luoghi di maggiore interesse, attraversando il cuore del Parco Agricolo Sud Milano. Il punto di partenza e arrivo è il MUSA, nella frazione di Moirago, dove è possibile anche noleggiare biciclette. Il percorso costeggia per circa 2 km il Naviglio Pavese fino a Badile, prosegue verso il centro di Zibido e poi si dirige verso i Laghi Carcana, per infine ritornare al punto di partenza attraverso strade rurali. Lungo il tragitto sono presenti cartelli segnaletici con il logo Zigò. Elemento distintivo del paesaggio sono le antiche cascine: oggi se ne contano ancora 29, molte delle quali ristrutturate e rivalutate. Alcune sono diventate fattorie didattiche, altre sono aziende agricole attive nella produzione di riso, carne e formaggi. In passato, le cascine erano veri e propri microcosmi: centri produttivi autosufficienti e spesso popolati da centinaia di persone, tanto da costituire in alcuni casi comuni autonomi. Per arricchire l’esperienza, lungo il percorso sono stati installati 8 QR code (presenti anche sulla mappa) che permettono, tramite smartphone, di accedere ad approfondimenti su storia e paesaggio locali.
Ed è proprio lungo questo tracciato che si incontra la leggenda: si racconta che Sant’Eustorgio, durante il trasferimento delle reliquie dei Re Magi e di San Giacomo, impossibilitato a proseguire, abbia ordinato l’edificazione di una chiesa nella frazione che oggi porta il nome di San Giacomo. Qui si trova un sarcofago - un tempo erano due, ma uno è andato distrutto - che ha alimentato nel tempo il mito della tomba del santo. Tuttavia, le analisi di laboratorio sul contenuto della cassetta ritrovata all’interno della chiesa (due scheletri databili al IV e V secolo, uno dei quali femminile) hanno fornito dati utili, ma smentito l’attribuzione a San Giacomo, ridimensionando così la leggenda. Il progetto "Tra Navigli e Ticino. Percorsi di autenticità" prevede un programma di iniziative pensato per valorizzare le bellezze paesaggistiche, culturali e storiche dei Comuni aderenti, così da creare interesse tutto l’anno, anche al di fuori delle tradizionali stagioni turistiche. "Il filo conduttore è l’enogastronomia – spiega l’assessore alla Cultura e al commercio Giovanni Navicello - che permette di far conoscere più da vicino e meglio le eccellenze della nostra zona, che ha una tradizione agricola. L’obiettivo è di attirare una presenza costante di visitatori anche internazionali, contribuendo allo sviluppo economico del territorio. Un esempio è la nostra storica "Festa del riso" arrivata alla sua 24^ edizione, che verrà finanziata con i fondi del bando". "Le possibilità di fruizione del nostro territorio sono molteplici - spiega la sindaca Sonia Belloli -. Negli anni abbiamo avviato numerosi progetti, anche in sinergia con istituzioni regionali ed europee, perché crediamo fortemente nella valorizzazione del nostro territorio, che, pur guardando al futuro, intende mantenere ben salde le sue radici storiche e culturali".