Sicurezza sui treni, intesa: polizia sui convogli, guardie negli scali

"Disposto nell’immediato un incremento delle attività di vigilanza da parte delle forze dell’ordine per tutelare ulteriormente il personale di bordo e i passeggeri". L'accordo fra prefetto, sindacati e Trenord di Giambattista Anastasio

Rilievi della Scientifica sul luogo dell'aggressione al capotreno

Rilievi della Scientifica sul luogo dell'aggressione al capotreno

Milano, 19 giugno 2015 - Da un lato l'annuncio della prefettura, atteso a lungo e ieri sera messo nero su bianco: sui treni «è stato disposto nell’immediato un incremento delle attività di vigilanza da parte delle forze dell’ordine per tutelare ulteriormente il personale di bordo e i passeggeri». Dall’altro, l’accordo in 7 punti sottoscritto da Trenord con i tre sindacati confederali (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti) e, ancora, Fast Ferrovie, Ugl, Faisa e Cisal. Medesimo obiettivo: migliorare la sicurezza di chi lavora e viaggia sui convogli. A una settimana esatta dall’aggressione a colpi di machete subita dai due capitreno di Trenord, Carlo di Napoli e Riccardo Magnagnin, lungo il passante ferroviario, qualcosa finalmente sembra muoversi. Con ordine, allora.

Ieri mattina tutte le sigle sindacali, compresa l’Orsa, che non ha ancora siglato accordi con Trenord, sono stati ricevuti in prefettura. «Un incontro positivo – farà sapere Rocco Ungaro, segretario generale lombardo della Filt-Cgil –. La prefettura si è impegnata ad aumentare la sorveglianza della forze dell’ordine sui treni di Trenord, relativamente alle fasce orarie più critiche, quella serale, quella notturna e nelle prime ore del mattino, e lungo le linee più critiche. Accanto a questo ci dovrà essere, nel medio-periodo, la riqualificazione delle stazioni oggi più degradate». Il tempo di un incontro separato con l’Orsa, poi in serata arriva la conferma della prefettura: «Disposto nell’immediato un incremento delle attività di vigilanza da parte delle forze dell’ordine, al fine di tutelare personale di bordo e passeggeri».

Nel pomeriggio ecco l’incontro tra Cinzia Farisé, amministratore delegato di Trenord, e, di nuovo, tutte le principali sigle sindacali. Il confronto si apre poco dopo le 14 per chiudersi solo intorno alle 20. Ma si chiude con la firma di un verbale d’accordo in sette punti. Trenord si impegna ad aumentare il numero degli agenti di sicurezza «a bordo dei treni e a concentrare gli stessi nelle linee e negli orari di maggiore criticità». Tradotto: saranno in servizio soprattutto dopo le 20, orario a partire dal quale Trenord conta 500 corse ogni giorno.

Oggi tali agenti sono 63 e domani, nuovi innesti inclusi, andranno a supportare le forze dell’ordine. Per il presidio delle stazioni Trenord promette invece di potenziare e meglio dislocare le «squadre antievasione». In questo caso la strategia è intensificare i controlli ai tornelli delle stazioni «in modo da far accedere ai treni solo chi ha il biglietto», un filtro preventivo rispetto ai capitreno. «Al problema dei portoghesi – spiega Luigi Ciracì, della Filt-Cgil – si aggiunge quello degli spacciatori: diverse stazioni lombarde, compresa Milano Porta Garibaldi, ne soffrono, anche da qui le aggressioni». Trenord ha poi acconsentito alla sospensione del controllo dei biglietti nelle ore serali in assenza di scorta per il capotreno. Infine c’è un’ipotesi allo studio sempre per le corse serali: diminuire i treni e diradarne le frequenze allo scopo di renderli più affollati e quindi più sicuri.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net 

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