Milano – La settimana della ripartenza dopo le ferie estive (le scuole inizieranno a riprendere le lezioni da mercoledì) si apre con probabili disagi per chi si sposta usando i mezzi pubblici. La causa è lo sciopero del trasporto pubblico locale proclamato per oggi a livello nazionale dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna.
Per quanto riguarda Milano, Atm comunica che lo sciopero potrebbe avere conseguenze sulle linee del trasporto urbano - metro, tram e bus - dalle 18 fino al termine del servizio. Possibili anche stop di alcune linee dalle 19.30 a fine servizio. Le fasce di garanzia invece sono come sempre dalle 5.30 alle 8.29 e dalle 12.30 alle 15.29.
La protesta è stata organizzata - spiegano le sigle sindacali - “nell’ambito della vertenza per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro e dopo la prima azione del 18 luglio 2024, a conferma delle rivendicazioni già oggetto della piattaforma volta al miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali”. “Nonostante il risultato dell’azione del 18 luglio - sottolinea Filt Cgil - non abbiamo registrato alcun segnale di avanzamento da parte delle associazioni datoriali, né da parte delle Istituzioni. Al contrario serve un rinnovo contrattuale che garantisca a lavoratori e lavoratrici necessari adeguamenti retributivi normativi e migliori condizioni di qualità e sicurezza sul lavoro, come giusto riconoscimento delle professionalità messe quotidianamente al servizio di una collettività altrettanto esasperata da inefficienze e inadeguatezze di un sistema di trasporto pubblico locale, che sconta da tempo gli effetti di investimenti insufficienti rispetto alla domanda di mobilità e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale”.
La giornata di protesta di oggi segue quella di ieri che ha riguardato i treni, durante la quale si sono fermati per 24 ore (dalle 3 di notte fino alle 2 di oggi) gli aderenti al sindacato Usb lavoro privato. Uno sciopero, quello di ieri, che ha coinvolto soprattutto i treni a lunga percorrenza e l’alta velocità con ritardi fino a 120 minuti e numerose cancellazioni.