SIMONA BALLATORE
Cronaca

Fuga dal liceo classico, le contromosse delle scuole di Milano: dall’Intelligenza artificiale all’Erasmus. La mappa delle iniziative

Ecco le formule in cantiere. Il Virgilio aggiunge la musica, laboratorio di disegno (e fumetti) al Berchet e cinema al Manzoni: “Torniamo all’antico, sarà un progresso”

Esame di maturità al liceo classico Tito Livio (Archivo)

Esame di maturità al liceo classico Tito Livio (Archivo)

Milano – Potenziamento e arricchimento: due le strade intraprese per rilanciare il liceo classico, nel primo caso aggiungendo qualche ora in più alla tabella di marcia, nel secondo lavorando nelle maglie dell’orario. Il Virgilio, che lo scorso anno non è riuscito a formare una prima “classica“ (mentre galoppano le Scienze umane) non si arrende: “Ci presentiamo agli open day di novembre con due nuovi potenziamenti – spiega il preside Roberto Garroni –: arte sin dalla prima, legata alla storia antica, con la compresenza di docenti, e un’ora extra curricolare di musica, sia nel biennio che nel triennio”.

Il Berchet allenerà una seconda lingua, dopo l’inglese, (si è orientati sul tedesco) e aprirà "un laboratorio di disegno – spiega il dirigente Domenico Guglielmo –, si lavora sulle tecniche, fino ad arrivare ai fumetti e alla grafica. Si sviluppano competenze senza caricare troppo il piano di studi, già molto articolato”. Sul quale però non si arretra, perché “l’impianto classico serve a capire come muoversi nel mondo complesso di oggi”.

Il Manzoni aggiunge due tasselli: "Un indirizzo artistico multimediale, in linea col progetto cinema che abbiamo vinto e con gli investimenti del Pnrr per i nuovi laboratori – spiega la preside Milena Mammani –: si farà educazione all’immagine per approfondire sempre di più gli aspetti multimediali, con docenti esperti e professionisti esterni. Sarà un progetto pilota: mi piacerebbe avviare un vero indirizzo di cinema. Altra novità: un potenziamento Stem”.

Il classico Parini continua sui due fronti: arricchendo la proposta Faber Quisque e potenziando. "Il primo connota il Parini – sottolinea il preside Massimo Barrella – Si lavora sulla flessibilità temporale: le lezioni durano 5-10 minuti in meno e il tempo che si recupera va ad arricchire il curriculum e le singole discipline, consolidando le competenze, permettendo approfondimenti monografici come in università. Il taglio è molto orientativo". Se sfide come quella dell’intelligenza artificiale "saranno affrontate in modo trasversale", non mancherà una sorpresa, che sarà annunciata alla vigilia delle giornate aperte. “Per ora noi abbiamo retto bene – spiega Barrella –, anche se c’è il calo demografico che incombe e che storicamente grava soprattutto sui classici e sul centro. Un rilancio è necessario: vogliamo tornare alle origini e quindi ad Aristotele, che non creava distinzioni nette tra le discipline. Per affrontare scenari inediti servono filosofia e spirito critico”. Barrella fa suo il motto di Giuseppe Verdi: “Torniamo all’antico, sarà un progresso”.

“Punteremo ancora di più sull’internazionalizzazione, con il progetto Erasmus – spiega la nuova preside del Tito Livio, Simona Forzoni – incentivando la mobilità dei nostri alunni". Direzione Germania, Austria, Grecia e Irlanda, ma si sta allargando la rete di scuole europee, guardando anche verso Spagna e Francia.

Teatro e arte arricchiscono le lezioni del Carducci: il teatro entra in classe, si rivisita l’Orlando Furioso e quest’anno al centro ci sono le Cosmicomiche. "È un lavoro collettivo: c’è chi si occupa delle scenografie, chi delle luci o delle musiche, si impara a lavorare in équipe e si affrontano compiti di realtà".

Il classico Beccaria, con la sua nuova preside Laura Gamba (protagonista del salvataggio del classico Omero) continua a sviluppare il potenziamento a base di matematica e teatro, "sempre più richiesto", conferma la dirigente.