MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, la rivolta dei maestri: "Non faremo i censori della pipì"

Aalunni schedati per andare in bagno, insegnanti e famiglie uniti nella protesta

Maria Crea, dirigente sindacato Gilda degli insegnanti

Milano, 28 marzo 2019 - La rivolta dei maestri. I genitori restano sul piede di guerra. la preside si dice soddisfatta perché mercoledì prossimo ci sarà un tavolo di confronto in municipio 9 sulla “questione gabinetti”. «A quel punto – spiega a Il Giorno – la circolare potrà essere ritirata».

La circolare è quella diffusa lunedì alla scuola elementare pubblica Dal Verme dell’istituto comprensivo Confalonieri di Milano, quartiere Isola, con quasi 400 alunni: prevede di registrare su una tabella le uscite degli alunni per andare in bagno. «Al fine di tutelare il benessere psicofisico degli studenti – si legge – i docenti dovranno rilevare quotidianamente per iscritto, su apposito modulo allegato, le uscite e i rientri per recarsi ai servizi igienici. il modulo dovrà essere consegnato in segreteria al termine delle lezioni». si è scatenato un putiferio. «noi siamo basiti, quale vantaggio può portare un provvedimento del genere? stiamo chiedendo pareri legali per capire se c’è una reale violazione della normativa sulla privacy e muoverci in maniera formale», ha fatto sapere martedì l’associazione genitori, che da tempo lamenta una situazione indecorosa dei bagni (che la preside attribuisce anche all’indisciplina di certi alunni).

Venerdì, l’ennesima richiesta d’intervento alla preside per risolvere il problema ha portato all’emissione della circolare. Nessuno dei docenti finora ha consegnato il modulo compilato. «Diversi di loro – spiega maria crea, dirigente del sindacato gilda degli insegnanti – si sono rivolti a noi e noi abbiamo dato indicazione di non ottemperare a quell’ordine di servizio che è palesemente illegittimo. molti stanno compilando un atto di rimostranza». perché illegittimo? «Intanto sorge il problema della destinazione dei dati: chi li custodira? Poi: a che serve questo provvedimento? A punire chi si trattiene troppo in bagno? E poi non c’è nessuna norma né articolo del contratto di lavoro che preveda la rilevazione di questi dati. senza contare il disagio psicologico che si crea ai bambini e il fatto che il docente debba interrompere la lezione per registrare nomi e orari».

Per la dirigente scolastica, Luisa Martiniello, «il sindacato sta solo cavalcando l’onda. qualche docente mi ha consegnato il modulo, senza nomi né orari, ma segnalandomi che non si erano riscontrate anomalie nelle toilette. a me basta questo. la circolare ha ottenuto un buon risultato: il 3 aprile si aprirà un tavolo di confronto in municipio 9, momento in cui potremo discutere con chi di dovere della ristrutturazione dei bagni. mi dispiace che qualche genitore cerchi continuamente di svilire l’immagine educativa della scuola». L’associazione genitori sottolinea però che «non ci è arrivata ancora nessuna comunicazione. nessuno dei rappresentanti del direttivo è stato contattato». La tensione non si smorza.