
Scala, tutti i numeri dei conti 2022 Otto posti su dieci sempre occupati Ogni spettacolo vale 216mila euro
di Nicola Palma
Tasso di riempimento medio della sala per le opere: 81%. Incasso medio per recita: 216mila euro. Ricavi da botteghino: 27,5 milioni. Numeri sparsi dal bilancio 2022 del Piermarini, che ha fatto registrare un utile di 694mila euro. Numeri che evidenziano la definitiva ripresa del tempio della lirica dopo i due anni più duri della sua storia, quelli condizionati dalla pandemia e dai prolungati periodi di chiusura. "Questo risultato positivo – scrive ai fondatori il sovrintendente Dominique Meyer nel report sui conti – riveste una notevole importanza per il teatro, perché è stato raggiunto nonostante le difficoltà emerse nella prima parte dell’anno sia per la coda degli effetti Covid sia per gli effetti derivanti dalla guerra Russia-Ucraina che hanno rappresentato per il Teatro alla Scala il passaggio a una nuova fase".
Una fase di costante risalita, con cifre finali non distanti da quelle del 2019. Una fase in cui il management è riuscito a far fronte all’impennata di inflazione e costi delle materie prime con il programma di riduzione dei consumi energetici varato in tempi non sospetti da Meyer e con un contratto di fornitura dell’energia elettrica con prezzi bloccati per quasi tutto l’anno. Risultato: -22% sui consumi di riscaldamento e -15% sui consumi di energia elettrica. Scongiurati i tagli paventati a fine anno dagli enti locali, l’ammontare dei contributi pubblici da fondatori di diritto (Stato, Comune e Regione) ha raggiunto quota 34,8 milioni, pari al 36,74% delle entrate. Il restante 63,26% è arrivato da ricavi propri, contributi di fondatori non di diritto e sponsorizzazioni. Detto altrimenti: non siamo ai livelli del 2019, quando il Piermarini si era autofinanziato per il 67,23%, ma l’incremento di quasi 12 punti percentuali rispetto al 51,77% del 2021 rende l’idea dell’inversione di tendenza. E il futuro? "Nei primi mesi dell’esercizio 2023 – sottolineano Meyer e il sindaco Giuseppe Sala nella parte conclusiva del documento – è stata completamente realizzata la programmazione artistica prevista. La domanda da parte del pubblico non è ancora tornata ai livelli pre pandemia, ma i risultati appaiono in costante crescita e fanno ben sperare per il prossimo futuro".