Milano, riapre la Scala dopo 133 giorni di stop per emergenza Covid: "Giornata importante"

Il sindaco Sala: "Milano tornerà anche meglio di prima". Fontana: "Riapertura dà speranza"

Riaperta la Scala di Milano dopo il lockdown

Riaperta la Scala di Milano dopo il lockdown

Milano, 6 luglio 2020 - E' uno di simboli di Milano in Italia e nel mondo. Per questo la sua riapertura ha un sapore speciale, unico, per la città. Oggi, dopo 133 giorni di stop dovuto all'emergenza Covid, riapre la Scala. Il tempio della musica riparte dopo il lockdown con il primo dei 'Quattro concerti per la ripartenza'. Il sovrintendente del Piermarini, Dominique Meyer, poco dopo le 19 ha accolto gli spettatori davanti al teatro milanese. "L'ultima volta che sono venuto qui è stato per annunciare che chiudevano le porte al pubblico: è stato un dolore per tutti, non sapevamo che saremmo restati chiusi per quattro mesi. Stasera sono uscito per ritrovare il pubblico", ha detto poco prima dell'inizio del primo concerto. Sul palco assente il baritono Luca Salsi: "Dopo le prove di oggi pomeriggio si è sentito male", ha spiegato Meyer. 

"Oggi è una giornata importante, mi aspetto che il pubblico abbia di nuovo questa emozione che viene solo dalla musica dal vivo - ha aggiunto -. Noi tutti abbiamo fatto tante cose, come le trasmissioni su internet, ma l'emozione che ti può dare una voce, uno strumento, è di un'altra natura. Anche se il numero degli spettatori è limitato, il fatto che un gruppo di persone amanti della musica abbia la possibilità di avere le stesse emozioni allo stesso tempo, è magia", ha concluso il sovrintendente. Soddisfatto il presidente della Regione Attilio Fontana: "Complimenti per la bellissima iniziativa perché l'apertura della Scale riapre il cuore e la ridà speranza" ha detto arrivando al Piermarini.

Presente anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala:  "Quando nel mondo si pensa a Milano il ricordo va subito alla Scala, che è una qualità fondamentale. La nostra città ha tante qualità ma nella nostra millenaria storia, Milano ha sempre avuto la capacità di ripartire dalla cultura. La cultura è il traino del cambiamento" ha detto. "Guardate i momenti storici e brillanti nel mondo - ha osservato Sala - sono sempre quelli in cui la cultura regna sovrana. Sono preoccupato per Milano, ma come tutti voi, perché stiamo vivendo un momento non facile e durerà un po'. Però, cercando di essere realista e ottimista, credo che fra qualche anno Milano sarà ancora nella posizione che le compete". Quindi ha sottolineato: "Milano ha le energie per trasformarsi e diventare ancora Milano. Non si tratta di tornare il più in fretta possibile come eravamo, alcune cose andranno cambiate, ma quando si ha cultura, creatività, università e imprenditorialità, caratteristiche che hanno poche città nel mondo, devi rimanere tranquillo sul tuo futuro".  Per Sala "Tutto si può ricreare e ai milanesi non manca la voglia di lavorare. Dobbiamo dotarci di grande umiltà e voglia di fare ma facciamolo con tranquillità perché Milano tornerà anche meglio di prima".  Nel corso della serata anche un omaggio al maestro Ennio Morricone, scomparso la scorsa notte a Roma. Sul palco del Piermarini, al termine di "Quattro concerti per la ripartenza", Beatrice Rana al pianoforte e Micha Mainsky al violoncello hanno suonato il brano 'Tema d'amore' tratto da Nuovo cinema Paradiso.

 

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