NICOLA PALMA
Cronaca

Filarmonica della Scala, il sindacato Cub chiede un incontro urgente per i lavoratori

I delegati, che hanno una buona rappresentanza tra i tecnici di palcoscenico del Piermarini, hanno scritto una lettera al sovrintendente

Il maestro Riccardo Chailly mentre dirige sul palco la Filarmonica della Scala

Milano - ​Alla Scala tiene ancora banco il caso Filarmonica. Il sindacato Cub, che ha una buona rappresentanza tra i tecnici di palcoscenico del Piermarini, ha scritto una lettera al sovrintendente Dominique Meyer per chiedere un incontro urgente. Oggetto della missiva: "Orchestra Filarmonica stagione 2023". La questione, rivelata ieri dal Giorno , ruota attorno alla decisione, arrivata a valle di una lunga trattativa senza esito, di far rientrare in orario normale di lavoro le mansioni che macchinisti, elettricisti e meccanici svolgono per allestire e organizzare i dieci spettacoli della stagione della Filarmonica in via Filodrammatici.

In questo modo, a differenza di quanto accaduto finora, i tecnici non riceveranno più i compensi extra che prima venivano riconosciuti per il lavoro effettuato fuori turno. In realtà, l’incipit della lettera della Cub parte dal nodo dei carichi di lavoro: "Con l’inizio della stagione dell’orchestra Filarmonica e l’inserimento in orario Scala, per i tecnici di palcoscenico vi sarà un ulteriore aumento dei carichi di lavoro, completamente ignorato dalla contrattazione del rinnovo Scala 3.0".

"La mancanza di personale è endemica: la produttività in costante aumento – sostengono i rappresentanti della sigla di base – ha fatto diventare consuetudine l’abuso del settimo giorno lavorativo. I tecnici da sempre hanno solo un doppio riposo al mese, che spesso è attaccato alle notti: c’è necessità urgente di avere due doppi riposi mensili. Diventa fondamentale incrementare il personale tecnico".

Fatta questa premessa , si entra nel merito: "In ogni caso, i tecnici non intendono rinunciare alla retribuzione aggiuntiva della stagione Filarmonica: impediremo la riduzione di questo salario di fatto". Quindi, "la Cub, sollecitata dai lavoratori, chiede un incontro urgente con le parti interessate", vale a dire tecnici, Scala e Filarmonica. "Se non troveremo un accordo che soddisfi le parti in causa – la conclusione – saremo liberi di prendere tutte le iniziative del caso, ivi compresa un’astensione dal lavoro".