MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

Comune, il regolamento della discordia. Si va al Tar tra insulti e polemiche

La sindaca accusa: spesi inutilmente 20mila euro. Opposizione all’attacco

La sindaca di Cassina de’ Pecchi Elisa Balconi ha accusato i ricorrenti di essere «rancorosi e miopi»

La sindaca di Cassina de’ Pecchi Elisa Balconi ha accusato i ricorrenti di essere «rancorosi e miopi»

La proposta della maggioranza di modifica in zona Cesarini di due articoli chiave, il "no grazie" e l’astensione dell’opposizione in aula, "provvedimento parziale e tardivo": nessuna “pax“ sul nuovo regolamento del Consiglio comunale, approvato fra le polemiche a dicembre. Si va al Tar. Prima udienza il 9 luglio: il tribunale dovrà esprimersi prioritariamente sulla sospensiva dei due articoli, il 42 e il 48. Ma i ricorsi presentati dalle liste “Si può“, “La Svolta“ e “Cammino Comune“ chiedono l’annullamento dell’intero regolamento per presunti vizi procedurali "che ne inficiano la validità". "Si sarebbe potuto evitare – così la sindaca Elisa Balconi – di spendere 20mila euro della collettività per il legale di parte che abbiamo dovuto nominare".

E 24 ore prima la sindaca era stata ancor più tagliente in un post: "Eccoli qua quelli che si vantano di essere opposizione a Cassina: rancorosi e miopi. Vergogna". Quella che Balconi ha definito la "mano tesa" dell’amministrazione è arrivata in Consiglio, in un clima di tensione e senza precedenti incontri fra le parti, sotto forma di proposta di modifica di due punti del regolamento, gli stessi 42 e 48 su cui il Tar dovrà esprimersi, dirimenti in quanto riguardanti temi caldi come mozioni e accesso agli atti. A una "mediazione" politica, "nell’interesse prioritario della cittadinanza" si era prestata nelle scorse settimane la sezione cassinese di Italia Viva.

"Peccato – così Eliana Capizzi de La Svolta – che non si sia aperto in realtà alcun confronto. Nemmeno sulle proposte modifiche, ancora una volta unilaterali". "Il vostro provvedimento – così in aula Daniela Tomassetti di “Si può“ - è parziale e tardivo". Seduta lunga, più di un momento torrido. In particolare quando, ad un punto successivo, si è respinta la presa d’atto di una petizione promossa dalla minoranza sempre sui temi della partecipazione.

"I gruppi di minoranza hanno un solo obiettivo – così Balconi – quello di alzare il livello di conflittualità e tensione per ottenere consenso". Di fuoco la replica di Francesca Colombo, di “Si può“: "La sindaca ha detto che la minoranza con questa petizione ha ‘carpito’ la buona fede dei cittadini. Inaccettabile: pretendo delle scuse". M.A.