MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

San Siro, ancora malumori nel centrosinistra

Uno o due consiglieri per ognuno dei gruppi della maggioranza di centrosinistra. Certo, solo quattro escono allo scoperto – i...

A sinistra il rendering di Milan e Inter con il nuovo stadio nell’area di San Siro e il Meazza parzialmente demolito e rifunzionalizzato

A sinistra il rendering di Milan e Inter con il nuovo stadio nell’area di San Siro e il Meazza parzialmente demolito e rifunzionalizzato

Uno o due consiglieri per ognuno dei gruppi della maggioranza di centrosinistra. Certo, solo quattro escono allo scoperto – i dem Alessandro Giungi e Rosario Pantaleo, il verde Carlo Monguzzi e Marco Fumagalli della lista Sala – ma la fronda progressista a Palazzo Marino contro la vendita dello stadio di San Siro a Milan e Inter riprende fiato con una nota, scritta dopo il vertice di giovedì tra il sindaco Giuseppe Sala e i vertici dei due club. Il primo cittadino punta ad approvare la cessione del Meazza a Diavolo e Biscione entro il 31 luglio – come indicato da una delibera di Giunta – ma ancora non sono stati sciolti tutti i nodi tra le parti, in primis sul prezzo dell’attuale stadio e dell’area limitrofa, che ora ospita il Parco dei Capitani e il parcheggio dell’impianto, uno spazio dove rossoneri e nerazzurri intendono costruire il loro nuovo stadio e, una volta pronto, rifunzionalizzare il Meazza.

I malumori in Consiglio comunale, intanto, non si placano. "Le notizie circa la trattativa tra Comune di Milano e le squadre di calcio milanesi pare abbiano dimenticato un punto importante inserito all’interno di un ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale – scrivono Giungi, Pantaleo, Monguzzi e Fumagalli –. Si tratta di 40 milioni di euro richiesti alle squadre in favore di interventi di riqualificazione del quadrilatero di San Siro". Non solo. I quattro consiglieri della maggioranza di centrosinistra osservano che "le squadre sembrano impegnate nel chiedere inopportuni sconti al Comune (oltre alla richiesta di intervento per eventuali bonifiche) non avendo ancora ufficialmente chiarito le loro posizioni su San Donato e Assago (le due possibili sedi alternative per nuovi stadi di Milan e Inter, ndr). Sarebbe quindi opportuno che vengano chiariti questi due punti prima di procedere oltre nelle trattative così come sarebbe opportuno procedere a discutere la mozione numero 666 depositata sul tema stadio".

Un altro esponente della maggioranza, Enrico Fedrighini, contesta la data dalla quale scatterebbe il vincolo sul secondo anello di San Siro: il 10 novembre. Data che agevola solo i club, secondo l’ambientalista.