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"Sanpietrini instabili". L’architetto: tutto falso

Sanpietrini sotto accusa, quei cubetti di porfido utilizzati per pavimentazione in molte strade e piazze delle città italiane non...

I sanpietrini della discordia in piazza Garibaldi Secondo l’opposizione creerebbero problemi ai pedoni

I sanpietrini della discordia in piazza Garibaldi Secondo l’opposizione creerebbero problemi ai pedoni

Sanpietrini sotto accusa, quei cubetti di porfido utilizzati per pavimentazione in molte strade e piazze delle città italiane non sono adatti, secondo l’opposizione politica, per piazza Garibaldi a Cassano d’Adda. I dubbi sono riportati nell’interpellanza firmata dai sei consiglieri di minoranza con cui chiedono chiarimenti sui materiali di finitura scelti per la pavimentazione della piazza: "Il parziale completamento dei lavori e il passaggio pedonale di alcune aree hanno evidenziato che i cubetti di granito utilizzati presentano una significativa discontinuità superficiale e una notevole rugosità, rendendo la pavimentazione complessivamente molto disomogenea. Camminando sui marciapiedi la sensazione è quella di una superficie instabile".

Le risposte ai dubbi dell’opposizione arrivano dall’architetto Stefano Seneca, padre del progetto: "La pavimentazione in corso d’opera è eseguita a regola d’arte, utilizzando materiali certificati conformi alle norme Uni. Non presenta alcuna correlazione con il concetto di instabilità. Il progetto è stato concepito per eliminare qualsiasi barriera architettonica, infatti, non presenta dislivelli o elementi che possano causare inciampi, come erroneamente indicato nell’interpellanza".

Dito puntato dall’opposizione anche sul confronto dei materiali di rifinitura scelti per piazza Garibaldi e via Vittorio Veneto, con specifico riferimento in termini di percorribilità pedonale e sicurezza. Categorica la risposta dell’architetto Seneca: "Ribadisco che il progetto di piazza Garibaldi si pone in continuità con la storia delle nostre città e si ispira ai principi vitruviani: firmitas - utilitas - venustas".

Stefano Dati