Sangue, la prima donazione "Salvare gli altri emoziona"

L’Avis entra nelle scuole a caccia dei volontari del futuro. "Grande bisogno". Leonardo, 18 anni, promette di non smettere: "Ce ne saranno molte altre".

Sangue, la prima donazione  "Salvare gli altri emoziona"

Sangue, la prima donazione "Salvare gli altri emoziona"

di Francesca Grillo

Avis, l’associazione dei volontari che si impegna a promuovere iniziative sulla donazione di sangue, entra nelle scuole, per far conoscere questa importante realtà e per raccogliere nuove adesioni. Perché "c’è sempre bisogno di nuovi donatori. Abbiamo voluto trasmettere un forte messaggio di solidarietà alle nuove generazioni", ha spiegato William Artoni, responsabile di Avis. L’associazione ha organizzato un incontro informativo per conoscere questo mondo all’interno del liceo Vico di Corsico. Decine gli studenti che hanno preso parte all’incontro e una trentina hanno voluto approfittare della presenza del gruppo per effettuare la prima donazione. "La prima di tante altre", hanno assicurato i giovani. Come Leonardo Cappello che si è sottoposto per la prima volta alla pratica. "Riconosco quanto sia importante donare il sangue per aiutare persone che si trovano in difficoltà, soprattutto in momenti di urgenza - ha espresso il 18enne emozionato -. Per me è una bellissima esperienza. C’è bisogno continuo di donatori e sono contento di poter fare, nel mio piccolo, la mia parte". La pensano così anche tanti suoi coetanei che hanno voluto "donare il sangue per aiutare il prossimo. Un principio di solidarietà che ci consente di renderci utili. Il nostro contributo può essere utile a salvare altre persone. Lo rifaremo", assicurano. Soddisfatta anche la preside del liceo Vico, Silvia Bassi, che ha aderito con entusiasmo alla proposta di Avis: "Importantissimo avvicinare i giovani alla donazione - ha commentato la dirigente scolastica -, per questo abbiamo chiesto alle classi chi volesse partecipare e la risposta dei ragazzi ci ha confermato il valore di questo progetto. Da riproporre sicuramente". Anche per Avis l’iniziativa è da rifare: un progetto iniziato qualche anno fa, ma la novità è la presenza dell’autoemoteca che ha consentito l’immediata donazione. Fino a ora, infatti, i giovani venivano coinvolti attraverso un passaggio in ospedale, per permettere loro di donare. Con il mezzo specializzato di Avis si semplifica la procedura e i ragazzi hanno potuto vedere con i propri occhi in cosa consiste la donazione. Alcuni indecisi hanno sciolto ogni dubbio, candidandosi già per la prossima iniziativa.

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