“San Vittore”: torna la sagra dell’agricoltura

In piazza dalle 8 alle 20. Caronni: "Un’occasione. per conoscere le aziende"

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Ritorna per valorizzare le radici agricole della città e per portare in piazza i produttori agricoli del territorio. È la Sagra di San Vittore di domenica prossima organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Coldiretti - Davo (Distretto Agricolo Valle Olona), l’associazione La Famiglia Rhodense, Associazione Passi & Crinali - Progetto Gerla 2.0, Associazione Culturale Ballabiott Rho, Corpo Nazionale Guardiafuochi, Trattoria f.lli Zanini" e "La bottega dei Conti". "In questo momento di grande incertezza il Davo diventa uno strumento importante per cogliere opportunità e valorizzare le nostre attività - dichiara Giuseppe Caronni (nella foto), titolare dell’omonima azienda agricola rhodense e presidente del Davo -: il nostro settore è stato penalizzato dalla pandemia, ora deve fare i conti con l’aumento delle materie prime come concimi e gasolio (per i trattori), la siccità di questi mesi che sta mettendo a dura prova molte coltivazioni. Crediamo che la Sagra di San Vittore è una straordinaria occasione per farci conoscere ai cittadini e rendere visibili i nostri sforzi. La gente deve capire l’importanza di acquistare a km zero, perché significa aiutare le realtà del territorio". Dalle 9 alle 19 in piazza San Vittore esposizione di animali della fattoria, di macchine agricole ma anche spettacoli, giochi e in chiusura il Risotto contadino. Saperi e sapori di una volta e un auspicio, "Rho è cresciuta, si è trasformata, ma per fortuna è rimasta una porzione di campagna. Riteniamo che sia strategica la valorizzazione di questo territorio - commenta l’assessore all’Agricoltura Edoardo Marini -. L’attenzione è rivolta a coloro che svolgono ancora attività agricola e che devono diventare i protagonisti di interventi di ricostruzione del paesaggio agrario, ad esempio gestendo in prima persona i progetti di riforestazione urbana. Crediamo sia importante recuperare gli ampi spazi abbandonati per restituirli ai cittadini attraverso un programma simile all’intervento realizzato presso il Mulino Prepositurale, che attraverso una rete di filari, di aree boscate, di percorsi rurali e di vie d’acqua costituisca un nuovo paesaggio".Ro.Ramp.

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