San Siro, Fontana per il nuovo stadio: "Anche Wembley è stato demolito"

Il governatore: l’impianto serve , Milan e Inter hanno bisogno di risorse aggiuntive per competere Il sindaco Sala: inaccettabile l’accusa di cementificazione, i club hanno accettato l’indice del Pgt

Un’immagine della demolizione dello stadio Wembley di Londra nel 2002

Un’immagine della demolizione dello stadio Wembley di Londra nel 2002

Milano, 14 dicembre 2021 -  San Siro come Wembley. Non sarebbe scandaloso se lo stadio milanese datato 1926 fosse demolito com’è accaduto nel 2002 al tempio del calcio inglese, poi ricostruito nel 2007 proprio sulla stessa area dove era stato edificato l’originario impianto nel 1923. Il parallelo tra gli stadi meneghino e londinese è utilizzato dal presidente della Regione Attilio Fontana per affermare che Palazzo Lombardia è a favore del progetto di Milan e Inter, che vogliono realizzare il nuovo impianto nell’area limitrofa all’attuale stadio, dove ci sono il parcheggio e il Parco dei Capitani, e puntano a rifunzionalizzare il Meazza prevedendo la sua parziale demolizione: "A Milano si deve fare un nuovo stadio, su questo non c’è alcun dubbio – afferma il governatore lombardo –. Le squadre che competono ad alti livelli hanno bisogno di strutture che consentano di avere delle risorse aggiuntive importanti. Non dimentichiamo che Wembley è stato abbattuto, ma la memoria è stata comunque mantenuta". Il sindaco Giuseppe Sala, intanto, in un confronto organizzato da “Direzione Nord’’ alle Stelline, conferma in video che la posizione della Giunta non cambia: c’è l’interesse pubblico al progetto rossonerazzurro, il nuovo stadio si deve fare. Il ragionamento del primo cittadino sul futuro della Scala del calcio è articolato: "Milan e Inter perdono 20 milioni di euro al mese. È un sistema malato. Come si può andare avanti continuando a perdere così tanto? Qualcuno osserva: anche prima era così. Sì, ma non sono più i tempi di Berlusconi e Moratti. E se io dicessi ai club no al nuovo stadio nell’area di San Siro, è ovvio che andrebbero a realizzarlo da un’altra parte. Le società bluffano? Anche se fosse, io cosa dovrei fare, mi prendo il rischio di andare a vedere il bluff rimanendo con un San Siro vuoto? Dico ai tanti che vogliono salvaguardare San Siro: venite da me con delle proposte. Parliamone". In Consiglio comunale, intanto, il capolista di Europa Verde Carlo Monguzzi risolleva il tema del dibattito pubblico, che ancora non è stato convocato: "Il dibattito pubblico è obbligatorio per legge. La Giunta comunale, dunque, è inadempiente nei confronti della legge". Su questo tema, Sala risponde poco dopo, sempre da Direzione Nord: "Sono ben lieto di fare il dibattito pubblico, a condizione che non sia sul sì o no al nuovo stadio. La Giunta ha deliberato il pubblico interesse per il nuovo stadio. Ma è giusto che nelle commissione comunali e in Consiglio comunale ci si rifletta". Sala, infine, aggiunge: "L’unica cosa veramente inaccettabile è l’accusa di fare una cementificazione. Inaccettabile da due punti di vista. Il primo: a chi accusa è chiaro cosa vogliono fare i club vicino al nuovo stadio? Non penso, non è chiaro neanche a me. Il secondo: ma se noi abbiamo concesso e loro accettato l’indice volumetrico dello 0,35 previsto dal Piano di Governo del territorio, vuol dire che tutta la città è a rischio di speculazione edilizia? Perché ai club dovrei dare meno di quello che darei a qualunque operatore privato?".

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