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San Siro, incontro tra Comune e club: il nodo da da sciogliere riguarda le volumetrie

Ieri vertice a distanza sul progetto di Milan e Inter La prossima settimana le parte si risentiranno

Oltre un mese dopo il precedente incontro, ieri il Comune, da una parte, e Milan e Inter, dall’altra, sono tornati a confrontarsi, in videoconferenza, sul futuro dello stadio di San Siro. "Incontro interlocutorio", fanno sapere entrambe le parti. I club sembrano comunque determinati a presentare una proposta finale a Palazzo Marino entro aprile, come già annunciato. Comune e società si risentiranno la settimana prossima per fissare un nuovo incontro, che potrebbe essere quello decisivo. Volumetrie permettendo.

Ieri i club, che schieravano il presidente rossonero Paolo Scaroni e l’amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello, hanno parlato ai tre rappresentanti dell’amministrazione comunale – gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica), Roberto Tasca (Bilancio) e Roberta Guaineri (Sport) – solo dei metodi di calcolo su cui si stanno basando per mettere nero su bianco la proposta volumetrica.

La trattativa va avanti da mesi. Il precedente incontro si era svolto lo scorso 10 marzo. Come nel caso di ieri, si era trattato di un altro passettino in avanti verso la realizzazione di un nuovo stadio a San Siro, la rifunzionalizzazione del Meazza e la creazione di una Cittadella dello sport tra il nuovo e il vecchio impianto, la cui struttura dovrebbe essere conservata almeno per metà (tribuna arancio e curva sud nell’ipotesi di ManicaSportium, tribuna arancio e metà delle curve nord e sud in quella di Populous). Il nodo riguarda le volumetrie complessive. Ad ottobre il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che permette ai club di aggiungere volumetrie all’indice base di 0,35, ma solo nel caso in cui Milan e Inter dimostrino "l’effettiva necessità ai fini del raggiungimento del progetto complessivo di riqualificazione, salvaguardando in ogni caso gli obiettivi ambientali e di vivibilità". La Giunta Sala chiede ai club che l’indicazione del Consiglio venga rispettata.

Massimiliano Mingoia