San Siro, flash mob contro l'abbattimento dello stadio

Fischietti e "cartellini gialli" contro il sindaco Sala e la Giunta che hanno dato il via libera a Milan e Inter

La protesta in piazza della Scala

La protesta in piazza della Scala

Fischietti e cartellini gialli per "ammonire" il sindaco Giuseppe Sala e la Giunta sulla decisione di confermare la dichiarazione di pubblico interesse per la proposta di Milan e Inter sull'area di San Siro e per dire che lo stadio Meazza non si deve abbattere ma ristrutturare a metà di quel che costerebbe un nuovo impianto. E' la protesta organizzata questa mattina in piazza Scala, di fronte a Palazzo Marino, da una trentina di aderenti ai Comitati contrari all'iniziativa dei club calcistici. Ma intanto il nuovo progetto sembra procedere spedito.

Stadio San Siro (Archivio)
Stadio San Siro (Archivio)

Il Comitato

"Confermiamo la volontà di avviare la raccolta firme per un referendum che non sia solo locale ma che abbia respiro nazionale. - ha detto Gabriella Bruschi, presidente del Comitato Coordinamento San Siro - Intanto aspettiamo l'inizio della discussione pubblica richiesta sul progetto che il Comune può avviare, al pari di come si è fatto per il progetto di riapertura dei Navigli".

L'Inter

Intanto però il progetto del nuovo stadio procede. "A oggi se non incorriamo in particolari intoppi l'obiettivo primario è di arrivare al 2027 per avere il nuovo stadio, la fase due inizierebbe da lì in avanti per ulteriori altri 3 anni. Noi siamo molto soddisfatti, il primo passo è fondamentale". Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Inter Alessandro Antonello, intervenuto durante la trasmissione "Tutti Convocatì" su Radio 24. "Ora si devono aprire i tavoli tecnici, ci sono alcuni cambiamenti rispetto al piano originale, dobbiamo adeguarci alle richieste del Comune. È un passo fondamentale anche per la città di Milano. La riduzione volumetrica impatterà il real estate e non la parte dello stadio - ha proseguito -. Progetto vincente? Pensiamo di annunciarlo a breve. Riapertura stadi? Già il fatto di avere il 75% ci riempie di gioia e anche dal punto di vista economico finanziario è importante. Le aspettative erano quelle di un'attività svolta all'aperto che possa garantire sicurezza al 100% rispetto ad altre attività che al chiuso hanno il 100% e questo lascia un pò perplessi», ha concluso Antonello.

Supercoppa

Intanto è ufficiale che la finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Juventus si giocherà il 12 gennaio 2022 allo stadio Giuseppe Meazza. Lo ha deciso la Lega Serie A, facendo tramontare l'ipotesi di far disputare l'evento, tra i campioni d'Italia e i vincitori della Coppa Italia, in Arabia Saudita il 22 dicembre. Lo scorso anno si giocò a Reggio Emilia per evitare il trasferimento all'estero ed eventuali problemi legati al Covid. 

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