Milano – Ci spera ancora e lancia messaggi a distanza al Milan e, soprattutto, all’Inter: se uno dei due club decidesse di non costruire più un nuovo stadio e volesse rimanere al Meazza, il Comune è pronto a dargli una mano.
Il sindaco Giuseppe Sala torna a parlare del futuro dello stadio di San Siro e spera che la rottura dell’alleanza rossonerazzurra per costruire il nuovo impianto nell’area del parcheggio limitrofo al Meazza – non più demolibile per il vincolo annunciato dalla Sovrintendenza sul secondo anello che nel 2025 compirà 70 anni – possa recare un vantaggio a Palazzo Marino.

Ma ripartiamo dagli ultimi dati di cronaca su San Siro. Il Milan sta andando avanti nell’iter urbanistico per costruire la sua nuova casa da 70 mila posti a San Donato Milanese. L’Inter, intanto, ha opzionato un’area del gruppo Cabassi a Rozzano per il suo futuro impianto e ha avviato l’iter con il Comune dell’hinterland. "Non conosco i progetti né del Milan né dell’Inter, ufficialmente, si parla di più di quello del Milan", commenta Sala, il quale ricorda che "all’inizio della discussione con i due club su San Siro, quello che loro mi dicevano – soprattutto il presidente rossonero Scaroni – è che non è impossibile rimettere a posto il Meazza ma lo è con due squadre che giocano nello stesso impianto", perché la gestione dei lavori sarebbe troppo complessa e Milan e Inter sarebbero costretti ad andare a giocare altrove per tre anni. Impensabile.
Il sindaco sembra pensare che se il Milan appare deciso ad andare a San Donato, l’Inter non è detto che vada a Rozzano. Da qui la sua conclusione: "Se una delle squadre decidesse di rimanere a San Siro, sarebbe una gran bella cosa e il Comune sarebbe disponibile ad aiutare".
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