
La gru caduta al San Raffaele
Milano, 14 giugno 2017 - Qualcuno ha sentito vibrare i muri all’improvviso. Altri hanno avvertito un fortissimo boato e sono corsi in cortile spaventati. Altri ancora hanno assistito alla scena in diretta: una gru che d’un tratto si sbilancia e rovina sul tetto di una palazzina del San Raffaele, andando a cadere per fortuna su una colonna portante in grado di reggere il violento impatto. Alla fine, il bilancio è positivo: tanta paura, ma nessun ferito.
Riavvolgiamo il nastro. Sono le 10 di ieri mattina. Al piano -2 dell’ospedale di via Olgettina, quello che ospita anche l’aula sindacale e l’aula San Luca utilizzata per le riunioni dei lavoratori, ci sono dei lavori in corso: un piccolo cantiere, niente di sostanziale. Due i gruisti in azione: il primo sta sul tetto a dare indicazioni dall’alto, il secondo manovra il mezzo meccanico con la strumentazione tecnica che gli indica «perfetto equilibrio». Non è così, purtroppo per lui, perché a un certo punto la gru si piega su un lato e va a sbattere su una delle colonne portanti dell’edificio di fianco: è il tetto del piano -1, a pochi metri dal punto colpito c’è un medico che sta visitando pazienti in ambulatorio. La struttura regge, così come si piega senza spezzarsi il tubo preso in pieno dal braccio della gru: dentro ci passa acqua a una temperatura superiore a 150°, ma non è fuoriuscita neppure una goccia.
Scatta il fuggi fuggi generale. Margherita Napoletano, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) in quota Sindacato generale di base (Sgb), è tra le prime a intervenire: rassicura colleghi e pazienti e coordina l’evacuazione ordinata dagli stabili coinvolti. Sul posto arrivano anche i vigili del fuoco, chiamati a effettuare le verifiche sulla palazzina e a sovrintendere la manovra di raddrizzamento della gru. Un’impresa delicata: il contro-movimento potrebbe coinvolgere l’edificio di fronte, che ospita l’Ingegneria Clinica dell’ospedale e che viene evacuato per precauzione. Così la ditta che si occupa dei lavori invia altre due gru a fare da contrappeso: tutto ok, l’operazione va a buon fine. Alle 12.30, dopo due ore e mezza cariche di tensione, la situazione rientra nella normalità. Restano però lo spavento e gli interrogativi su cosa abbia provocato un incidente che avrebbe potuto provocare conseguenze ben più gravi. «Anche oggi (ieri, ndr) – scrive Napoletano in un comunicato diffuso in serata – i lavoratori hanno saputo gestire l’emergenza in modo responsabile e mettendo in sicurezza colleghi e pazienti, prima ancora che intervenissero i vigili del fuoco: i danni registrati sono stati così limitati alle strutture e non alle persone».