A San Giuliano la strada della discordia: "No a una colata di asfalto, sì al parco delle abbazie"

Riprende la protesta di comitati e associazioni contro il percorso carrabile voluto dal Comune per collegare Civesio e Borgolombardo

San Giuliano Milanese (Milano) –  «No a una nuova colata di asfalto, sì al parco delle abbazie". Riprende vigore la protesta di comitati e associazioni contro quella che è stata ribattezzata la "strada della discordia". Si tratta di un percorso carrabile voluto dal Comune di San Giuliano per collegare le frazioni di Civesio e Borgolombardo, il cui tracciato potrebbe essere eventualmente ampliato mediante un intervento, in capo a privati, che ne allungherebbe il percorso. Secondo gli ambientalisti, la strada andrebbe a deturpare il tratto locale del cammino dei monaci, ossia quel tracciato, percorribile a piedi o in bicicletta, che potrebbe collegare tra loro le abbazie di Chiaravalle e Viboldone con un passaggio anche all’interno del parco sandonatese La Campagnetta.

E così nel pomeriggio di ieri, con una camminata dalla chiesetta milanese di Nocetum fino al monastero di Viboldone a San Giuliano, il fronte del "no" è tornato a ribadire la propria contrarietà al progetto. Un centinaio le persone che hanno deciso di partecipare all’iniziativa, organizzata da nove soggetti: comitato Giù le mani dalla Campagnetta, Osservatorio per il consumo di suolo e la tutela del paesaggio del Sud-Est Milano, Wwf Sud Milano, associazione culturale per l’Autogestione, Greensando, N.O.I, Recsando, comitato Villa Angelino, la Stazione delle Biciclette di Corso Lodi a Milano.

Prima dell’arrivo a Viboldone, il corteo ha fatto tappa alla Campagnetta, nel punto dove dovrebbe passare la strada e dove i manifestanti hanno creato un allestimento con slogan, striscioni e immagini anti-asfalto. "Quello che contestiamo non è tanto il primo lotto dell’opera, in capo al Comune, quanto il secondo, in capo al privato: sarebbe questo il tratto più impattante, del quale a nostro avviso sono state sottostimate le ricadute in termini ambientali", dice Innocente Curci, presidente dell’associazione GreenSando.

"La strada passerebbe proprio in questo punto, a fianco della pista ciclabile, e andrebbe a servire nuovi complessi residenziali - fa eco Enrico Coviello, del comitato Giù le mani dalla Campagnetta, indicando l’ultima parte dell’omonima area verde, al confine tra San Donato e San Giuliano -. Con un aggravio di traffico e inquinamento, si andrebbe a distruggere un corridoio ecologico di grande valore. Il danno sarebbe davvero irreparabile".

La camminata di ieri fa seguito a due assemblee pubbliche che comitati e associazioni hanno organizzato negli ultimi mesi, mentre già nel 2021 si era svolta una biciclettata a tutela del cammino dei monaci. Contro il progetto della strada è attiva anche una petizione. Il fronte del no non sembra dunque intenzionato a desistere.

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