
La famiglia riunita: Federica Stella, il compagno Antonio Sottovia con Matilde
San Donato Milanese (Milano) – "Ora siamo sereni. È bello sapere che nostra figlia potrà fare le stesse cose che fanno gli altri bambini. Non smetteremo mai di ringraziare i medici di San Donato per la loro professionalità, ma anche per il sostegno affettivo". Federica Stella, insegnante di 32 anni, e il compagno Antonio Sottovia, 38 anni, responsabile di reparto in una catena di supermercati, abitano a Sondalo e sono i genitori di Matilde, una bimba di 16 mesi che lo scorso febbraio è stata sottoposta a una operazione al cuore al Policlinico San Donato. L’intervento è stato eseguito con successo e ora la piccina è a casa. Sta bene. "Ha iniziato a camminare - racconta la mamma -. Il prossimo controllo? A settembre. La strada è in discesa, ci sembra di volare".
Matilde è nata al Buzzi di Milano il 28 ottobre 2021. Già durante la gestazione le era stato diagnosticato un problema cardiaco: la trasposizione congenitamente corretta delle grandi arterie, accompagnata da un difetto del setto interventricolare e un’anomalia di Ebstein a carico della valvola tricuspide. Si tratta di malformazioni che non avrebbero messo la piccola in un immediato pericolo di vita, ma, se non trattate, avrebbero potuto comportare gravi complicanze fino a rendere necessario un trapianto di cuore. Da qui la scelta d’intervenire. E di farlo in un centro d’eccellenza come San Donato. La bimba è stata sottoposta a un duplice bendaggio dell’arteria polmonare - prima quando aveva solo 20 giorni di vita, poi a cinque mesi - come procedura preparatoria all’intervento. Una volta raggiunto, a 15 mesi, un peso idoneo a sopportare l’operazione, è stata sottoposta a un doppio switch modificato. In questo modo l’arteria polmonare è stata riportata in connessione col ventricolo destro e l’aorta in connessione col ventricolo sinistro; si è inoltre provveduto a chiudere il buco nella parete che separa le due camere inferiori del cuore. L’intervento è stato eseguito dal dottor Alessandro Varrica, chirurgo della cardiochirurgia pediatrica e dei congeniti adulti; per tutto il suo percorso la piccola è stata seguita dal dottor Antonio Saracino, responsabile dell’unità di cardiologia pediatrica. L’operazione inoltre, come osserva il dottor Mauro Cotza, responsabile del servizio di perfusione e dell’unità Ecmo dell’ospedale di piazza Malàn, è stata la prima al mondo, di così alta complessità, ad essere eseguita con un nuovo sistema di perfusione, per ridurre il rischio di esposizione a lunghi tempi di circolazione extracorporea.