San Desiderio resta patrono Ma scuole, negozi e uffici chiudono a Sant’Ambrogio

La sindaca Lara Carano spiega la decisione “civica“ dell’amministrazione: "Agevoliamo chi lavora fuori Assago e il 23 maggio non sa dove lasciare i figli".

San Desiderio resta patrono  Ma scuole, negozi e uffici  chiudono a Sant’Ambrogio

San Desiderio resta patrono Ma scuole, negozi e uffici chiudono a Sant’Ambrogio

di Massimiliano Saggese

“San Ponte” ad Assago. Per andare incontro alle esigenze dei cittadini ad Assago è bastata una delibera di giunta per cambiare il giorno in cui si festeggia il santo patrono. Dopo il celebre "amor sacro e amor profano" cantato da De André ad Assago avremo il santo patrono sacro, ma arriva anche quello profano. Nulla di strano e grave visto, che anche la chiesa ha accolto senza problemi questa decisione presa dalla sindaca di Assago, Lara Carano, di Forza Italia. Decisione che in provincia di Milano pare stia spopolando. In assenza di una normativa chiara sulla giornata di festività per il santo patrono (esiste un accordo Stato-Chiesa per la città di Roma) si seguono le consuetudini locali (e i contratti collettivi).

Ogni città ha il suo patrono e per consentire i festeggiamenti quando ricade il giorno del santo si fa festa e chiudono le scuole, gli uffici pubblici e privati e molte aziende. Accade a Milano il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio. Ma in Italia l’8 dicembre si festeggia l’Immacolata e per i milanesi scatta il ponte. In provincia no. Questo è il motivo del cambio di calendario anche in zona: l’11 agosto è sant’Alessandro patrono di Pieve Emanuele, il 5 febbraio sant’Agata patrona di Basiglio, l’8 maggio san Vittore a Locate e via dicendo. Tutti Comuni che stanno lasciando o hanno lasciato il loro patrono religioso per quello laico. Ad Assago fino allo scorso anno scuole, uffici e aziende chiudevano il 23 maggio per festeggiare san Desiderio. Da quest’anno di cambia. Tutto chiuso il 7 dicembre (S. Ambrogio) perché la voglia di ponte è più forte delle tradizioni. Per Lara Carano, sindaca di Assago, il patrono della città non si tocca in alcun modo: "Resta san Desiderio". La decisione presa dalla giunta è una scelta “civile“: il 7 dicembre è la festa civile del santo patrono ad Assago: in soldoni il giorno in cui restare a casa.

"Le tradizioni dei cittadini non cambieranno, le sagre ci saranno sempre. Noi ne facciamo addirittura due, una a maggio e una a settembre", spiega la prima cittadina. "Questa decisione cambia solo a livello di uffici e riguarda il giorno in cui resteranno chiusi. Per i cittadini non cambia nulla. Abbiamo preso questa decisione perché Assago vive in simbiosi con Milano, dove si festeggia il santo patrono il 7 dicembre. Molti cittadini assaghesi lavorano e studiano nel capoluogo e il 7 dicembre restano a casa. Chi lavora e studia ad Assago invece faceva festa e restava a casa il 23 maggio, giorno del nostro patrono san Desiderio. E ancora: molte aziende presenti sul territorio hanno lavoratori residenti a Milano e chiudono già il 7 dicembre perché lo hanno stabilito con i loro contratti di lavoro. Da quest’anno quindi tutti a casa il 7 dicembre".

L’amministrazione non teme ripercussioni negative sui suoi cittadini. "Anzi daremo un servizio migliore. Sono in tanti i nostri cittadini che fanno festa a Sant’Ambrogio. Sono abituati e pensano che qui è tutto chiuso e quindi non sfruttano i servizi. Differentemente il giorno del nostro santo patrono, il 23 maggio, con uffici e scuole chiuse non solo non potevano usufruire dei servizi ma avevano anche problemi con i figli a casa da scuola. In questo modo di fatto daremo un giorno di servizio in più. Insomma quando va in vacanza il cittadino chiudiamo anche noi".

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