MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Salvò una donna: premiato il ghisa eroe

Emilio Pennica, 53 anni, aiutò una mamma finita sotto un albero crollato. "Ho fatto solo il mio dovere"

di Marianna Vazzana

"Un albero è crollato all’improvviso su una donna, ai giardinetti di piazza Napoli. La signora piangeva e urlava. Io l’ho tranquillizzata e non l’ho lasciata sola un attimo. Nel frattempo ho chiamato il numero di emergenza e ho chiesto aiuto alle persone attorno: con un lavoro di squadra siamo riusciti a liberarla". Emilio Pennica è un agente di polizia locale di 53 anni, da 20 tra gli addetti alla sicurezza di Palazzo Marino. Originario di Reggio Calabria, vive a Milano da un quarto di secolo. Il suo gesto eroico, compiuto fuori dal servizio, non è passato inosservato e oggi riceverà un premio all’Arena Civica durante la festa per il 161esimo anniversario della fondazione del Corpo della polizia locale milanese.

Pensa di essersi trovato nel posto giusto al momento giusto?

"Penso di sì. Ero lì per un caso, non è un luogo che frequento abitualmente. Lo ricordo come se fosse adesso: era il 14 maggio e io mi ero assentato momentaneamente dal lavoro per farmi somministrare la seconda dose di vaccino nel polo della Fiera in viale Scarampo. Mi sentivo un pochino debole dopo l’iniezione e ho preferito non prendere la metropolitana per tornare verso il centro ma servirmi dei mezzi di superficie, quindi sono salito sul bus 98. Una volta in piazza Napoli, in attesa di prendere il tram 14, ho deciso di riposarmi pochi minuti su una panchina dei giardini e mi sono seduto. Ho sentito un frastuono: un albero si è spezzato a metà ed è caduto sul muretto lungo il perimetro dell’area giochi. Io ero in borghese. Mi sono alzato di scatto e sono andato a controllare, accorgendomi che sotto il tronco c’era una donna di poco più di 30 anni. Una mamma peruviana, lì perché stava controllando la sua bambina che giocava".

Come ha agito?

"La donna piangeva e urlava. Era ferita e incastrata, con rami che le coprivano una spalla e una gamba. Io ho provato a sollevare l’albero con tutte le mie forze, senza riuscirci. A lei dicevo ‘stai tranquilla, ti salverò’. Nel frattempo ho allertato al telefono i colleghi e il 112, oltre ai vigili del fuoco e al 118, e ho richiamato l’attenzione delle persone attorno. Ci siamo messi in tanti a sollevare l’albero, riuscendoci. Avevo il terrore che qualche bambino fosse finito schiacciato dalla pianta, e ho controllato. Per fortuna non è successo".

E poi?

"La donna è stata accompagnata all’ospedale. Sul posto, a effettuare i rilievi, sono rimasti i miei colleghi. Dopo un po’ di tempo sono stato contattato dal marito della donna, il quale mi ha informato che sua moglie era ancora ricoverata ma fuori pericolo. Mi ha ringraziato di cuore. Io ho agito d’istinto e lo rifarei".

Si aspettava un riconoscimento?

"No. È una bella sorpresa. Sapevo che il marito di quella donna aveva scritto delle mail di elogio nei miei confronti, indirizzate al Comune e alla polizia locale, ma non immaginavo che avrei ricevuto un premio. Ne sono orgoglioso ma nello stesso tempo so di aver fatto solo il mio dovere. Ero in borghese ma per me non cambia nulla: divisa o no, sono sempre un ghisa".