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Salute delle mani di chi fa musica I consigli dei medici

Nella settimana del Festival di Sanremo, mani dei musicisti "sorvegliate" speciali, a rischio overuse. Nei giorni dedicati tradizionalmente alla musica, Giorgio Pajardi, direttore dell’unità operativa di chirurgia della mano del Gruppo MultiMedica e professore all’Università degli Studi di Milano, mette in guardia sui "rischi del mestiere" e incontra al Conservatorio studenti e professionisti per istruirli su come affrontare il problema. Non solo riabilitazione, si parte dalla prevenzione con il monitoraggio della salute delle proprie mani, con l’acquisizione delle posture più corrette e salutari e prestando attenzione ai possibili segnali d’allarme. "In reparto ci capita spesso di prendere in carico strumentisti, che hanno sviluppato una patologia dovuta al sovraccarico della mano ma ci occupiamo anche di prevenzione, rivolgendoci ai giovani musicisti – spiega Pajardi –. In entrambi i casi, proponiamo esercizi e posizioni che, senza pregiudicare la performance artistica, consentono di ristabilire o di preservare lo stato di salute delle mani. Quando un musicista con un’infiammazione del tendine si rivolge a noi, ad esempio dopo aver curato la fase acuta, impostiamo un percorso di riabilitazione ad hoc per 1-2 mesi". L’iniziativa è nata nell’ambito della rassegna "Far musica e star bene", ideata da Cristina Frosini, direttore del Conservatorio. "Concerti, tourneé, lezioni ed esercitazioni possono mettere a dura prova le dita dei musicisti professionisti, come sapranno bene gli orchestrali del Festival di Sanremo, in questi giorni alle prese con una full immersion di serate live e sessioni di prova", sottolinea il professionista che, nel corso degli anni, ha curato diverse mani illustri, come quelle di Laura Gorna Accardo e del marito, il maestro Salvatore Accardo, Eros Ramazzotti e Alex Battini. Tra gli strumenti che più spesso inducono un sovraccarico delle mani, le percussioni e soprattutto gli archi.

La.La.