REDAZIONE MILANO

Sale la febbre da Gran Premio. Verstappen parte in pole ma il popolo del Cavallino spera nell’effetto-Monza

Tutto pronto per il grande spettacolo tra bolidi in pista, rombo di motori, Frecce tricolori e fanfara. Non solo Ferrari: Bruce e Sue arrivano da Toowoomba in Australia: 17mila chilometri per tifare Piastri.

Tutto pronto per il grande spettacolo tra bolidi in pista, rombo di motori, Frecce tricolori e fanfara. Non solo Ferrari: Bruce e Sue arrivano da Toowoomba in Australia: 17mila chilometri per tifare Piastri.

Tutto pronto per il grande spettacolo tra bolidi in pista, rombo di motori, Frecce tricolori e fanfara. Non solo Ferrari: Bruce e Sue arrivano da Toowoomba in Australia: 17mila chilometri per tifare Piastri.

Prevale comunque l’ottimismo tra i tifosi Ferrari, anche dopo le qualifiche di ieri che piazzano le due rosse al quarto e quinto posto (che diventa decimo per la penalizzazione di Hamilton) sulla griglia di partenza del Gran premio d’Italia che si corre oggi pomeriggio.

A questo si aggiunge l’ottimo sesto posto del giovanissimo Kimi Antonelli, unico italiano in gara (su Mercedes e di cui ancora ieri ha ribadito il pieno apprezzamento del team principal Toto Wolff) che a Monza gode di un grande sostegno specie tra i giovanissimi. Sulla tribunetta di fronte al traguardo ci sono Bruce e Sue, che arrivano da Toowoomba, città del sud est del Queensland, in Australia, che si sono fatti quasi 17mila chilometri per tifare Oscar Piastri, al momento favorito per la vittoria del mondiale e sono entusiasti di Monza e dell’Autodromo.

"È la nostra seconda volta in Italia, la prima a Monza ed è tutto fantastico – raccontano entusiasti – . Dall’aeroporto all’albergo, fino all’accompagnamento dentro il circuito, un’emozione incredibile e tutto ha funzionato alla grande. Speriamo così anche domani, magari con la vittoria di Oscar".

Di speranze opposte Monica, Oscar e Ylenia, che arrivano da molto più vicino, Paderno Dugnano, Meda e Alessandria e che sono degli habituè dell’Autodromo ma che quest’anno sono stati costretti a cambiare postazione per via dei prezzi, rinunciando alla prima variante e investendo 360 euro a testa per i tre ingressi del weekend sul rettilineo, tornando a casa ogni sera. Delusi? "Assolutamente no. Siamo fiduciosi, altrimenti non saremmo qui a tifare sempre e comunque Ferrari", aggiungendo anche una certa soddisfazione nell’aver visto sfumare all’ultimo istante la doppietta McLaren.

"Domani con Verstappen davanti e i due Papaya ad inseguire può succedere veramente di tutto". Poco più avantici sono i tifosi messicani, con bandiere e striscioni e un tifo continuo per le Ferrari. Anche loro sono ormai di casa a Monza e da due anni hanno “colonizzato“ la tribunetta di fronte ai box. Spiegano che grazie alla buona organizzazione del loro club, alla fine questa trasferta gli costa più o meno come il Gp del Messico.

Insomma, anche loro fanno parte di quel resto del mondo che non si lamenta dei prezzi,come invece fanno i tifosi italiani. Che però sono sempre numerosi sugli spalti e anche nella “vasca“ del paddock, a curiosare tra i motorhome delle scuderie, dove si può incontrare anche qualche vip: ieri oltre ad Alessandro Borghese e Gimmi Ghione, anche Rose Villain e Stash dei The Kolors.

Con la sfilata delle Formula 1 storiche si chiude il sipario sulla seconda giornata del Gp d’Italia, con le "buone sensazioni" ripetute come un mantra da un gruppo di tifosi Ferrari dalla Puglia e con il sold out che segnerà un altro record per l’Autodromo di Monza.

Un programma ricchissimo che si apre dalle 8.30 del mattino con le formule minori e culminerà con le Frecce tricolori e la Fanfara dei carabinieri prima del semaforo verde della Formula 1 alle 15 in punto.

Tanti nostalgici della Formula 1 ruggente si sono alzati in piedi dalle tribune al passaggio della Ferrari 312 B del 1970 guidata ieri come 55 anni fa da Jacky Ickx, che qui conquistò la pole position. L’ex campione belga, classe ’45, pilota Ferrari dal 1970 al ’73, quando fu affiancato da un esordiente Clay Regazzoni e poi da Mario Andretti, ha guidato il bolide numero 2 da 450 cavalli, muovendosi con una naturalezza invidiabile e completando due giri di pista. "Sentire di nuovo il rumore di questo motore è fantastico – ha detto scendendo dalla vettura –. Il circuito di Monza rimane unico, per la sua bellezza e la velocità, mi auguro di vedere anche domani una Ferrari sul podio".

Gabriele Bassani