Sala in pressing sul Governo "Su la tassa di soggiorno"

Il sindaco chiede di aumentare le tariffe e un utilizzo più libero dei fondi "Grava soprattutto sui turisti stranieri". Quest’anno previsti incassi per 55 milioni.

Sala in pressing sul Governo  "Su la tassa di soggiorno"

Sala in pressing sul Governo "Su la tassa di soggiorno"

Il Comune di Milano spinge per aumentare la tassa di soggiorno, e per un utilizzo più libero dei fondi. Una richiesta messa sul tavolo dal sindaco Giuseppe Sala, che ieri ha incontrato a Palazzo Marino la sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze Sandra Savino. Al centro anche il tema della tassa a carico dei visitatori e di un possibile rialzo della tariffa, con entrate attualmente destinate a interventi su servizi turistici e al recupero-manutenzione dei beni culturali e ambientali. "Abbiamo parlato della tassa di soggiorno – ha spiegato Sala – e anche della possibilità per i Comuni di un utilizzo più libero di quanto oggi incassiamo. Possibilmente anche di un aumento: è una tassa ma di fatto a Milano la pagano di più gli stranieri, per cui potrebbe essere utile alle casse del Comune e non creare problemi alla cittadinanza. Ormai noi abbiamo un turismo straniero in crescita – ha proseguito Sala – per cui un ritocco sarebbe di grande utilità. Ovviamente sarebbe una misura da estendere a tutta Italia, Anci si sta muovendo e vediamo se si riesce ad ottenere questa possibilità. Per ora non abbiamo fatto nessuna ipotesi di cifra per l’aumento, tanto poi lo deciderà il governo, stiamo portando avanti questa istanza sia della destinazione libera sia di possibili ritocchi". Quando fu introdotta la tassa (fino a 5 euro al giorno a seconda del livello delle strutture ricettive), all’epoca dell’amministrazione Pisapia, i pernottamenti a Milano si attestavano sugli oltre 8 milioni all’anno per circa mille strutture.

Nel 2019 i pernottamenti sono stati 16,7 milioni. Poi c’è stato il crollo dovuto alla pandemia (Palazzo Marino ha ricevuto dal Governo, dal 2020 al 2022, oltre 94 milioni di euro per compensare i minori introiti da tassa di soggiorno), seguita dalla grande ripresa del turismo. Nel 2019, secondo i dati dell’assessorato al Bilancio, il Comune ha incassato 59,1 milioni di euro dalla tassa di soggiorno. Nel 2020 il crollo, con 11 milioni di euro. Nel 2021, quando ha pesato ancora il fattore Covid e le restrizioni ai movimenti, si è saliti a quota 23,6 milioni di euro. Nel 2022 un nuovo balzo, con 52,5 milioni di euro. La previsione per il 2023 è di un incasso pari a 55 milioni di euro, tornando quindi quasi ai livelli del 2019.

Andrea Gianni

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro