A.G.
Cronaca

Sala chiama l’ala sinistra: "Attendiamo avversari forti"

Tra le proposte lotta al precariato e assessorato alla Salute: elezioni senza rinvii. La Lega chiude la porta a Lupi. "Siamo il primo partito, indichiamo noi il nome"

Il sindaco Sala e l’assessore Paolo Limonta

Milano, 7 febbraio 2021 - Esprime "fiducia in Draghi", perché "sono convinto che farà la cosa giusta". Poi, tornando alla realtà milanese, guarda alla sfida elettorale che si avvicina: "Di avversari forti in questo momento non ce ne sono, ma sicuramente ce ne saranno. Abbiamo la possibilità di essere riconfermati visto che l’esperienza di questi cinque anni è stata positiva". Il sindaco Giuseppe Sala ha partecipato ieri alla convention in streaming di Milano Unita, la compagine che riunisce le forze milanesi della sinistra e dell’ecologismo che lo affianca nella sfida elettorale, rappresentata in Giunta dall’assessore Paolo Limonta. Nella piattaforma di proposte la creazione di una “Carta del lavoro buono” da fare adottare alle aziende contro lo sfruttamento. L’apertura di Case della salute nei quartieri e la creazione di un assessorato alla Salute, il blocco degli sfratti per tutto il 2021. Il Comune, tra l’altro, ha varato ieri un provvedimento per dare la possibilità di rateizzare gli arretrati per chi è rimasto indietro nel 2020 con il pagamento di canoni d’affitto per immobili di Palazzo Marino. Sala ha accarezzato gli esponenti di una "forza fondamentale all’interno della nostra proposta politica", dando il fischio d’inizio alla campagna elettorale. E ha ribadito la necessità di "fare le elezioni a scadenza naturale" evitando rinvii. " Sto organizzando il tutto affinché si voti tra 4-5 mesi". Infine ha puntato il dito sulla Regione, accusandola di "annuncite".

Sul fronte del centrodestra, intanto, dal commissario provinciale della Lega Stefano Bolognini arriva una definitiva chiusura senza appelli sul nome di Maurizio Lupi, che "non rispecchia il prototipo che abbiamo in mente per il candidato sindaco ideale". Le figure civiche proposte dal Carroccio, come il manager del Gruppo Pellegrini Roberto Rasia Dal Polo, continuano però a non entusiasmare gli alleati, soprattutto tra le fila degli azzurri, che premono per Lupi o comunque per una figura già conosciuta, e magari più politica. "Oggi il primo partito a Milano è la Lega e spetta quindi a noi l’onere e l’onore di indicare il nome – rivendica Bolognini– in passato il compito toccava invece a Berlusconi, che ha sempre lanciato sindaci di spessore".