
Un'area di Milano dove è in vigore il limite dei 30 all'ora (Archivio)
Milano, 4 febbraio 2025 – Più sicurezza davanti alle scuole. È questo l’obiettivo della proposta avanzata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala in quello che è – come riconosciuto dallo stesso primo cittadino – un confronto fatto anche di punzecchiature reciproche con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
Stavolta Sala chiede l’installazione di autovelox (o dispositivi simili) di fronte alle scuole di Milano e nelle zone dove c’è il limite dei 30 chilometri all’ora. L’idea è stata lanciata con un intervento via radio, su Rtl 102.5.
Il dibattito
"Secondo me, qualche rilevatore di velocità sulle strade delicate perché ci sono plessi scolastici a Milano che sono enormi, va fatto", ha osservato Sala.

E poi, riguardo la dialettica con il ministro, politicamente schierato sull’altro fronte della barricata, il primo cittadino ha rimarcato che “ovviamente ognuno fa la sua parte, ci punzecchiamo ma ognuno fa la sua parte e io non voglio davvero portare rancore nei confronti di nessuno. Però nel dibattito con lui (Salvini, ndr), se non possiamo mettere degli autovelox per esempio davanti alle scuole o dove il limite è 30 all'ora si rifà tutto al buon senso dei cittadini, che a volte c'è e a volte non c'è".
Il fronte sicurezza
Sala ha parlato anche di trasporto pubblico e sicurezza a bordo delle linee milanesi della metropolitana, nei giorni in cui la polizia effettua una raffica di arresti, in particolare di borseggiatrici bosniache plurirecidive con grande clamore sui social. In questo senso Sala ha rimandato ai mittente una "crociata sull'insicurezza dei mezzi pubblici milanesi che qualcuno fa, non è così".
Il livello di servizio del trasporto pubblico locale milanese "rispetto alle altre città è imparagonabile: con 300 euro o poco più hai un abbonamento annuale e se lo compari a città europee che hanno questo tipo di servizio, il costo non è elevato, anzi il trasporto pubblico costa ai milanesi 800 milioni l'anno, di biglietti e abbonamenti siamo intorno ai 450 milioni l'anno. Il resto dovrebbe essere coperto dal Governo", chiude il sindaco, che spera ancora di negoziare con Roma i fondi per "portare l'M1 a Baggio e l'M4 a Segrate".