MASSIMIILIANO MINGOIA
Cronaca

Salva Milano, Confindustria preme: "Vanno liberati 12 miliardi di euro"

Il presidente Orsini: non è possibile che non sia stato fatto ancora nulla, si conosce la situazione da maggio. Salvini: decreto fermo per motivi politici, ma le famiglie aspettano. Il Pd: troveremo un punto di equilibrio.

Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ieri da Milano è intervenuto per chiedere alle forze politiche di fare presto ad approvare il “Salva Milano“

Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ieri da Milano è intervenuto per chiedere alle forze politiche di fare presto ad approvare il “Salva Milano“

Confindustria chiede alle forze politiche di accelerare sull’approvazione del Salva Milano, il decreto che potrebbe sbloccare lo stallo urbanistico dopo l’avvio delle inchieste della Procura su alcune opere nel capoluogo lombardo, in particolare le ristrutturazioni diventate nuove costruzioni (leggi: grattacieli) grazie a semplici Scia e non a Permessi di costruire.

Ma il Salva Milano è ancora impantanato in Senato ed Emanuele Orsini, numero uno dell’associazione che raggruppa le maggiori imprese italiane, ieri a Milano per l’elezione di Giuseppe Pasini alla presidenza di Confindustria Lombardia, ha voluto mandare un preciso messaggio al Parlamento: "Non è possibile che non si sia fatto ancora nulla sul Salva Milano, già da maggio si sapeva. E non è possibile che questo accada perché ci sono da liberare 12 miliardi di investimenti". Orsini fornisce una cifra sugli investimenti che rischiano di saltare se le procedure edilizie a Milano non saranno sbloccate e poi lancia un grido d’allarme sulle possibili conseguenze di uno stallo urbanistico prolungato: "Così facendo non diventiamo attrattivi per chi ci guarda da fuori. Serve fare presto perché quegli investimenti possono essere messi a terra".

Un allarme simile a quello lanciato mercoledì dal sindaco Giuseppe Sala, che paventa una fuga degli investitori non solo da Milano ma anche dall’Italia.

Il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini, intanto, dice "il Salva Milano è fermo per motivi politici, ma riguarda la proprietà edilizia di migliaia di famiglie che per incursioni giudiziarie hanno in questo momento l’immobile bloccato. La follia è che sotto inchiesta ci siano i dipendenti comunali che hanno applicato una norma. Quello che ho proposto al Parlamento è una norma che vada a sanare il pregresso e poi indichi una strada sul futuro". Sul Salva Milano, infine, interviene il capogruppo del Pd in Regione Pierfrancesco Majorino: "Anche ieri (giovedì, ndr) la segretaria del Pd Elly Schlein ha detto le cose più giuste: troveremo un punto di equilibrio attraverso un confronto tra tutti noi". Sì, perché è tra i dem che albergano i maggiori dubbi sul sì al Salva Milano al Senato, nonostante il decreto sia stato già approvato alla Camera con i voti del Pd.