
Il sindaco Giuseppe Sala ieri pomeriggio è andato alla festa di Radio Popolare
I cinque referendum, quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza agli stranieri, sì, ma secondo il sindaco Giuseppe Sala è un altro il tema che avrebbe accesso il dibattito e magari consentito di raggiungere con facilità il quorum del 50% dei votanti: "Il tema etico del futuro è quello del fine vita e se ci fosse una proposta chiara è un grande tema da referendum, che scalderebbe anche il cuore".
Parole che il primo cittadino ha pronunciato ieri pomeriggio durante un’intervista alla Festa di Radio Popolare. Sui cinque quesiti su cui i cittadini si potranno esprimere domani e lunedì, invece, Sala fa capire che il tema che lui sente più vicino è il dimezzamento da 10 a 5 anni per ottenere la cittadinanza italiana per gli stranieri regolarmente residenti nel nostro Paese: "Quello sulla cittadinanza, ad esempio, è un quesito molto chiaro come referendum, gli altri sono difficili da comprende". Il sindaco, in ogni caso, invita di nuovo tutti ad "andare a votare". Ogni riferimento polemico alla strategia del centrodestra di far prevalere l’astensionismo sembra puramente voluto. "Nelle ultime ore cerchiamo di fare il nostro dovere per raggiungere il quorum, che non è facile – continua il numero uno di Palazzo Marino –. Togliamoci dalla testa che quello sulla cittadinanza sia un regalo che facciamo, è solo una cosa giusta che portiamo avanti per il nostro bene".
Altro nodo affrontato durante l’intervento alla kermesse di Radio Popolare è quello dell’urbanistica, in fase di stallo a causa delle inchieste della magistratura su una serie di progetti autorizzati dal Comune: "Dire che ha ragione la Procura non lo dico, ma c’è gente che ha bisogno di una casa e ci siamo adeguati", spiega Sala, il quale, subito dopo, aggiunge: "Noi oggi siamo in giudizio, non abbiamo detto alla Procura che ha ragione ma siccome è tutto fermo mi adatto e continuo nell’istanza giudiziaria. In questi anni non abbiamo fatto un regalo ai costruttori, io dico di no e dico che chi lo pensa me lo deve dimostrare".
Alla fine, la stoccata: "Non è detto che perderemo. Siamo stati in Tribunale per dieci anni e non abbiamo mai perso".
M.Min.