
La presentazione di Run for the Oceans (Newpress)
Milano, 13 giugno 2019 - Si chiama Run for the Oceans ed è la corsa podistica non competitiva che domani, venerdì 14 giugno, invaderà l'area di CityLife a Milano per aiutare e sensibilizzare sul tema dell'inquinamento causato negli oceani dalla plastica.
"Alcuni studi affermano che nei nostri oceani viene immesso l'equivalente di una camion di rifiuti plastici ogni minuto e che entro il 2050, gli oceani conterranno più rifiuti plastici che fauna marina", lancia l'allarme Irene Larcher, senior director brand activation di Adidas che questa mattina, insieme all'assessore comunale al Commercio e le Attività produttive, Cristina Tajani, ha presentato questa iniziativa. Lo scopo benefico si traduce nella donazione che Adidas farà all'associazione Parley, la piattaforma internazionale dedicata alla salvaguardia degli oceani: per ogni chilometro percorso da ogni partecipante, l'azienda sportiva donerà un dollaro ai programmi educativi che Parley ha messo in campo. Tra i testimonial presenti domani, anche il pallavolista Ivan Zaytsev, asso della Nazionale azzurra.
"Dal 2015 abbiamo cominciao a studiare prodotti sportivi fatti con plastica riciclata recuperata - aggiunge Larcher - e l'anno scorso abbiamo prodotto circa 6 milioni di scarpe in questo modo. Quest'anno quasi raddoppieremo, con circa 11 milioni di scarpe. L'obiettivo e' quello di arrivare nel 2024 a lavorare utilizzando solo plastica riciclata". A fianco della corsa, da oggi e fino al 16 giugno, inizierà la costruzione del Clean the Oceans Pavilion, una grande installazione che trovera' sede in piazza del Cannone, davanti al Castello Sforzesco, e che sarà realizzata interamente di bottiglie Pet. "Tutti i cittadini sono chiamati a dare un contributo portando le proprie bottiglie per costruire insieme questa struttura colossale, che avra' la pianta di un labirinto - spiega Stefano Mirti, direttore della Scuola Superiore d'Arte Applica del Comune di Milano -. Le bottiglie verranno poi trattate in un centro specializzato per diventare fili da tessuto".