
Ruby e Berlusconi
Milano, 7 settembre 2015 - Inchiesta Ruby ter. Silvio Berlusconi non sarà presente, giovedì, all'udienza davanti al gip di Milano Stefania Donadeo a cui spetterà decidere se inviare o meno al Parlamento la richiesta di autorizzazione all'utilizzo di alcune intercettazioni. Telefonate nella quali il leader di FI, quando era senatore, parlava con alcune ragazze, indagate con lui nell'inchiesta chiusa alla fine dello scorso giugno. L'ex premier, difeso dall'avvocato Federico Cecconi, era stato convocato per l'udienza dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. Tuttavia la sua presenza davanti al gip è facoltativa e non necessaria e, dunque, da quanto si è saputo, Berlusconi ha deciso di non essere presente.
Le telefonate tra Berlusconi e due ragazze che hanno preso parte alle serate di Arcore, Iris Berardi e Barbara Guerra, erano emerse in un'altra indagine, che risaliva al 2012-2013, con al centro una presunta truffa su finanziamenti pubblici ad un imprenditore, coordinata dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano e poi archiviata. Quelle intercettazioni - nelle quali le due giovani, accusate di corruzione in atti giudiziari come il leader di FI, avrebbero chiesto denaro e utilità in cambio di un loro comportamento processuale favorevole (si erano costituite parti civili nel processo 'Ruby bis' e poi avevano ritirato la costituzione) - erano poi state recuperate dagli inquirenti ed inserite nel fascicolo 'Ruby ter'. Si tratta, in particolare, di telefonate 'indirette', ossia Berlusconi, all'epoca senatore, non era intercettato direttamente ma obiettivo delle intercettazioni erano le due ragazze.