MARIANNA VAZZANA
Cronaca

L'abbraccio di Rogoredo a Melvi e al suo bambino

Prima la morte del marito in un incidente, poi l’appartamento andato a fuoco. Scatta la raccolta fondi di quartiere per sostenere la donna boliviana e il figlio

Melvi Torricos, quarantanovenne boliviana, al centro nella foto tra i cittadini

Milano -  Prima la morte del marito , poi la casa distrutta da un incendio. Nell’arco di tre settimane. Forse solo la penna di Giovanni Verga avrebbe potuto narrare un susseguirsi di sventure a distanza così ravvicinata. Ma questo non è un romanzo: purtroppo è la realtà che Melvi Torricos, quarantanovenne boliviana, da oltre 10 anni a Milano, si trova ad affrontare insieme al figlio undicenne.

"Sono disperata", dice con un filo di voce. Tuttavia, in questa storia c’è anche un po’ di luce nel buio: quella della solidarietà del suo quartiere, Rogoredo, che ha "adottato" la famigliola e che oggi organizzerà una raccolta fondi per mamma e figlio. "Siamo un gruppo spontaneo di cittadini. Allestiremo banchetti solidali per tutto il giorno – spiega Monica Arcamone, mamma tuttofare della zona – al Parco Trapezio e lungo la promenade di Santa Giulia. Invitiamo tutti a offrire un contributo, anche da altri quartieri".

Il marito della signora Torricos, Daniel Tito Medrano Perez, ha perso la vita lo scorso 5 maggio sull’ex Statale 235 nel tratto tra Albuzzano e Copiano: lavorava come corriere ed era alla guida di un furgone che viaggiava da Pavia in direzione Lodi quando, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo, sbandando e finendo nella corsia opposta sulla quale stava procedendo un’autocisterna del trasporto latte. C’è stato uno schianto frontale ed è morto sul colpo. «Il suo furgone era completamente distrutto", racconta Torricos, che lavora come operatrice in una comunità per disabili e che per arrotondare si dà da fare anche come collaboratrice domestica. "Dopo questa tragedia mi è crollato il mondo addosso. Ho cercato di essere forte per il mio bambino, addolorato più di me per la perdita del papà che adorava".

Mamma e figlio sono stati aiutati da cittadini, associazioni e anche dalla scuola media dell’Istituto comprensivo Sottocorno, dove il ragazzino frequenta il primo anno. Ma appena dopo il lutto hanno dovuto affrontare un’altra batosta: l’incendio«Ero fuori casa quando ho saputo che l’appartamento in cui vivevamo in affitto era andato a fuoco. Per cause accidentali, ancora da accertare. Purtroppo nel rogo è morto anche un gattino di pochi mesi che io e mio figlio avevamo preso per sentirci meno soli". Ora, lei e il figlio sono ospiti da un’amica, fuori Milano. "Noi vogliamo far capire loro che non sono soli: Rogoredo e Santa Giulia sono al loro fianco. Li aiuteremo a risollevarsi", conclude Arcamone.