
Roggia invasa da tonnellate di plastica "Ora basta, qui mancano i controlli"
di Massimiliano Saggese
Tonnellate di plastica e rifiuti scoperti sotto un ponte in un corso d’acqua. Gli ambientalisti sono intervenuti e hanno lavorato ore e ore per liberarlo dalla spazzatura. "Basta un temporale per far tracimare un corso d’acqua. Questo accade per la mancanza di manutenzione e controllo, bisogna intervenire - spiegano gli ambientalisti -. Da noi le esondazioni fanno danni soprattutto materiali ma in certe zone questi comportamenti provocano stragi. La roggia in questione è la Rainoldi che si trova nei pressi della rotatoria di accesso a Lacchiarella. Un corso d’acqua malato di plastica. I volontari hanno dovuto lavorare per ora per liberarla. Inoltre hanno dovuto prima recuperare 150 chili di fauna ittica ancora viva, in prevalenza carpe da 2 chili in su che sono state travasate in un’altra roggia "sana". Continuano a chiamarlo Parco Agricolo del Sud Milano ma di parco ha veramente poco se si escludono le oasi protette. Più che altro il Parco Agricolo assomiglia a una maxi pattumiera a cielo aperto. Una delle più grandi discariche abusive italiane che accomuna tutti e 61 Comuni che fanno parte di questo parco, che esiste solo sulla carta. Non esiste una strada, un corso d’acqua, un boschetto, un viottolo di campagna che non sia vittima di discariche. I responsabili sono i cittadini comuni, le piccole imprese che effettuano lo svuotamento di cantine e appartamenti, le aziende edili, gommisti e carrozzerie che per risparmiare il costo dello smaltimento dei rifiuti che per quanto riguarda i cittadini privati e gratuito, abbandonano i rifiuti ovunque. Un cittadino può smaltire anche gli pneumatici in piattaforma ecologica senza pagare. E ogni Comune ormai è dotato di una piattaforma ecologica facilmente accessibile e con orari diversificati. Ma tutto questo non basta. È difficile fare una mappa completa di tutte le discariche presenti nel Parco Agricolo del Sud Milano, sono centinaia: da Peschiera Borromeo a San Donato da San Giuliano a Carpiano, da Melegnano a Pieve Emanuele. E ancora: Opera Rozzano, Lacchiarella, Basiglio, Binasco nel corsichese. "Noi interveniamo quando possiamo - spiega Tony Bruson -. Purtroppo siamo pochi per questo vorrei dire a quei gruppi di ecologisti che imbrattano monumenti e bloccano le strade che forse è meglio se danno una mano a tenere pulito l’ambiente".